
Non ho voglia di studiare è la frase che sento più spesso pronunciare agli studenti, seguita da alcune sue varianti come :
- “Non ho PIU’ voglia di studiare” (sottintendendo che prima la si aveva e poi per qualche motivo è sparita)
- “Non riesco a studiare”
- “Non mi va di studiare”
E quando mi dicono o scrivono queste frasi, percepisco chiaramente il fondo di disperazione/esasperazione che c’è dietro, come se non aver voglia di studiare fosse un indelebile marchio di sventura.
E non, come vedremo, una cosa tutto sommato del tutto normale e per la quale, con un po’ di sforzo, si può trovare una soluzione
Nell’ articolo di oggi dunque, analizzeremo passo per passo come farsi venire voglia di studiare.
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Epidemiologia della scarsa voglia di studiare
Per prima cosa ti svelo un segreto: quasi nessuno ha voglia di studiare.
Le persone hanno voglia di mangiare, di dormire, di divertirsi, di uscire con gli amici, di giocare a tennis, ma di studiare normalmente no.
Quindi non sei affatto strano, non ti devi sentire in colpa, non devi farti stressare più di tanto da nessuno, meno ancora da te stesso.
Perché quello che si deve avere voglia di studiare è un mito che si tramanda da una generazione all’altra, come se fosse normale averla.
Mentre è esattamente il contrario.
Credo infatti che, se si fosse chiesto a un gruppo di premi Nobel di ideare a tavolino un’attività che dei ragazzi/ragazze di 20 anni non hanno proprio voglia di fare, quei cervelloni avrebbero probabilmente disegnato qualcosa come sedere i suddetti ragazzi per 5 ore al giorno ad un tavolo, fermi, con penna e evidenziatore in mano, a studiare.
Da questo deriva una conseguenza ovvia:
se cerchi di risolvere i tuoi problemi di studio cercando di trovare la voglia di studiare “a martellate”, stai probabilmente perdendo tempo e sbagliando obiettivo.
In più, rischi anche di passare dal generico “non avere voglia” al più specifico “odio studiare”, proprio per eccesso di sforzo.
E’ quello che io chiamo l'”effetto lenticchia”: cioè, è un po’ come quando la mamma, da bimbo, ti fa mangiare le lenticchie per forza e così, se prima semplicemente non ti piacevano, adesso le odi (tratto da una storia vera, la mia).
Vediamo allora 3 consigli che, una volta interiorizzati e messi in pratica, ti faranno venire o tornare la voglia di studiare.

La voglia di studiare è come uno stato di grazia che rende la scuola facile.
1 – La voglia di studiare non è così importante
…. e quindi controlla il tuo dialogo mentale dando ai problemi le giuste proporzioni!
Provo a simulare il dialogo interno nel cervello di uno studente che non ha voglio di studiare, facendo un collage di frasi che mi hanno scritto i lettori del blog.
Magari ti ritrovi in qualcuna di esse:
Sono un disastro … Non ho voglia di studiare, non ho proprio voglia. Perché non riesco ad impegnarmi? La data dell’esame si avvicina e sono sempre più indietro. Mhhh … potrei non presentarmi e prepararlo meglio la prossima volta …No, non posso, ho già detto a tutti che darò l’esame… Da domani cerco di studiare davvero … Speriamo, è giorni che cerco di farmi venire la voglia di mettere la testa sul libro, ma non c’è verso.
Le ragioni psicologiche di questo lavorio mentale possono essere molteplici.
Ma, nella maggior parte dei casi, per risolverle basta sostituirle con il seguente breve dialogo interno.
Cervello: “Non ho voglia di studiare”
Tu: “Echissenefrega, studia lo stesso”
Troppo semplice?
Ma infatti, se ci pensi, studiare è semplice!
Non è come correre una maratona, scalare una montagna o vincere un torneo.
Queste sono attività complesse, che richiedono mesi di allenamento, dieta, preparazione e una grande forza di volontà.
Studiare in confronto è banale.
Basta che ti alzi dal divano, vai alla tua scrivania, apri il libro e ti metti a studiare. Volendo puoi addirittura saltare la parte in cui ti alzi dal divano!
Certo, studiare velocemente e bene è ancora un’altra cosa, ma per arrivarci (e ci arriverai) bisogna fare il primo, indispensabile, passo: aprire il libro.
E anche in totale assenza di voglia, converrai con me che aprire un libro è uno sforzo abbordabile per chiunque.
Se non fosse che, quando ti ripeti continuamente “non ho voglia di studiare” o “non riesco a studiare”, inconsciamente conferisci a queste sensazioni un potere enorme, facendone una vera e propria barriera fisica, una montagna insormontabile.
E’ un tipico caso di profezia auto-avverantesi.
Quindi, ricapitolando, la prima e più importante cosa da fare per sconfiggere la tua mancanza di voglia di studiare è proprio smettere di darle così tanta importanza!
2 – La voglia di studiare è una scelta
…. e quindi non devi studiare per voglia, la voglia va e viene, ma per scelta.
E’ per scelta infatti che si dovrebbero fare tutte le cose, semplici o difficili che siano.
Scegli che ti interessano, o che fanno parte dei tuoi obiettivi, o che per qualche ragione sono importanti, e poi porti avanti la scelta indipendentemente dalla voglia.
La scelta deve prevalere sulla voglia, perché la scelta è quello che il tuo cuore e il tuo cervello in un certo momento hanno deciso che per te aveva valore, mentre la voglia è niente di più che l’umore del momento.
La scelta è ciò che ti rende libero, la voglia invece è quello che ti rende schiavo, fondamentalmente di te stesso.
Quando non hai voglia di studiare dunque, ritorna mentalmente alla scelta che hai fatto e alle motivazioni che l’hanno sostenuta.
Per farlo devi liberare la tua mente dal dialogo interno e fissare i contenuti di questo dialogo sulla carta, in maniera tale che prendano una forma.
Quando senti che hai voglia di studiare zero, anzi, prima ancora di arrivare a questo estremo, prendi carta e penna e poi:
- Cerca di ricordare perché hai scelto il percorso di studi in cui sei
- Fai una lista tutti i suoi lati positivi
- Fai una lista di tutti i suoi lati negativi
- Considera esplicitamente la possibilità di cambiare. È fattibile? Hai alternative che ti piacciono?
- Descrivi brevemente che cosa cerchi nel tuoi percorso di studi, che possibilità ti apre, se ti avvicina o meno al tipo di vita che ti interessa fare
- Individua infine, se puoi, qualche modello che vorresti seguire, qualcuno che vorresti diventare
L’ordine con cui devi affrontare i vari punti non è casuale:
- Il primo punto si riferisce ai motivi originari per i quali hai fatto la tua scelta
- Il secondo e il terzo descrivono come ti trovi adesso che stai vivendo la scelta fatta.
- Gli ultimi tre invece si riferiscono al futuro, considerando sia le possibili alternative, sia dove ti può portare la scelta fatta.
Le risposte che ti dai:
- Ti faranno capire se e quanto è sensato per te quello che stai facendo
- Ti faranno riconsiderare la tua motivazione iniziale, per vedere se e come è cambiata
- Ti faranno uscire dall’inerzia, o riportandoti sui libri o facendoti decidere di cambiare percorso
3 – La voglia di studiare è una abitudine
…. e come ogni buona abitudine, può essere presa o persa.
Gli studenti che riescono a studiare con costanza non si mettono ogni giorno sui libri spremendo con enorme sforzo il loro muscolo della volontà.
Ci si mettono invece senza fatica, con il pilota automatico, perché hanno preso l’abitudine di farlo.
Viceversa, chi non riesce a studiare spesso è perché ha preso abitudini che non lo favoriscono: studia in un ambiente pieno di distrazioni, si perde fra televisione e consolle, procrastina continuamente il momento di iniziare, e via dicendo.
Come abbiamo visto altre volte, tutto ciò che facciamo grazie alla forza di volontà consuma molte energie, sia fisiche e psichiche, mentre tutto ciò che facciamo grazie alle abitudini ci costa poco sforzo.
Per toglierti il problema della voglia di studiare dunque, è indispensabile che sviluppi abitudini buone e abbandoni quelle dannose:
- cerca di studiare sempre nello stesso posto e negli stessi orari, creando un ambiente che ti piaccia ed eliminando ogni tipo di distrazione
- fai un elenco di tutte le abitudini che ti distraggono e ti fanno perdere tempo, e poi eliminale una dopo l’altra
- programma il tuo tempo con un sistema di to do list, come per esempio il metodo Ivy Lee
- utilizza tecniche di produttività come quella del pomodoro o del diario di bordo
- utilizza il sistema stimolo / azione / ricompensa per innescare e fortificare le tue abitudini, come racconto in questo articolo sulla forza di volontà
(Se vuoi approfondire i meccanismi per avere una volontà d’acciaio, leggi il Kata della Volontà, disponibile su Amazon)
Conclusioni sulla voglia di studiare
La vita è una resistenza continua all’inerzia …. Chi si stanca di volere, vuole il nulla (Friedrich Nietzsche)
Per concludere, ti voglio lasciare due ultime riflessioni.
La prima è che, come spesso capita, quello che funziona per lo studio può funzionare anche in altri ambiti.
Ripensa per un attimo ai tre consigli che ti ho appena dato per aumentare la tua voglia di studiare:
- Controllare il tuo dialogo mentale dando ai problemi le giuste proporzioni
- Mantenere la consapevolezza delle tue scelte, e con essa la motivazione che le ha determinate
- Sviluppare abitudini che si mettono al servizio dei tuoi obiettivi, non contro di essi.
Suonano bene anche in tanti altri aspetti della vita, no?
Ecco allora che studiare bene non è più solo una attività fine a se stessa, ma è l’occasione per costruire una vera disciplina della mente e del carattere.
La seconda riflessione finale che ti lascio oggi è che la voglia di studiare non è quasi mai un bottone on / off.
Cambia di giorno in giorno, di esame in esame, di sessione in sessione.
Questo, per alcuni studenti, è fonte di enorme stress, perché non capiscono come mai non riescono a dare continuità alla loro determinazione.
A questi voglio dire che, nuovamente, si tratta di qualcosa di assolutamente normale.
La volontà è una sensazione che fluttua, che aumenta e diminuisce, che si perde e si ritrova ciclicamente.
Chi fa meditazione sa ciò di cui parlo.
Vedi, quando mediti devi fare dentro di te una sorta di vuoto mentale, evitando di far vagare la mente verso i pensieri esterni.
La tua mente però, inevitabilmente e senza che neanche te ne renda conto, scappa continuamente via verso qualche pensiero.
Chi è alle prime armi vive la cosa malissimo, si esaspera e stressa, e alla fine ovviamente medita male.
Chi ha più esperienza invece, sa che questo processo di concentrazione / allontanamento è assolutamente normale, e ogni volta che la mente gli scappa via la riacchiappa e la riporta dolcemente e con calma dov’era.
Con la voglia di studiare deve capitare la stessa cosa: non arrivi mai a un punto di “on” totale e permanente, è un continuo distrarti e ritrovarti.
Per questo trovarla “a martellate” non solo è difficile, ma anche molto frustrante.
Se invece accetti queste fluttuazioni come parte del gioco e, usando le strategie che abbiamo visto sopra, ti riporti ogni volta, dolcemente e con calma, verso uno stato ideale, oltre a migliorare i tuoi risultati eviterai di stressarti e migliorerai la tua qualità della vita.
Un saluto. Armando.
Gigi dice
Ammiro davvero molto quello che hai scritto, mi hai spesso strappato un ghigno positivo, e mi capita solamente quando so, che la cosa che sto leggendo o che mi viene detta, mi rispecchia perfettamente. Grazie per aver placato il me dei miei dialoghi interiori.
Armando Elle dice
Se ti rispecchia perfettamente vuol dire che ci assomigliamo : ) Un saluto
Sara dice
Pazzesco. Grazie perché ero nella disperazione più totale.
Martina dice
Molto ma molto efficiente grazie!