
Anche se sono cresciuto con carta e penna, negli anni sono diventato un entusiasta della tecnologia per studiare.
Ne ho cominciato a vedere le potenzialità quando ho imparato ad usare anki per costruirmi le flashcard elettroniche, e in tempi più recenti mi sono appassionato anche ai tablet multifunzione con il pennino di scrittura.
C’è un problema però: per un fatto generazionale, anche se mi piace e la uso, sono rimasto sempre un po’ impedito! Conosco giusto il mio tablet, e neanche lo uso benissimo.
E quindi, per questo articolo, ho pensato di chiedere a Raffaele, un lettore del blog, di dare qualche consiglio lui stesso. Sia su come usa lui la tecnologia quando studia, sia su quali sono i migliori strumenti ora a disposizione.
Gli lascio dunque la parola!
Essere più efficienti con la tecnologia
Ciao a tutti, sono Raffaele, uno studente di medicina appassionato di tecnologia, l’argomento dell’articolo di questa settimana.
La tecnologia è vista con molta diffidenza dalla maggior parte degli studenti, perché rappresenta una novità (difficile cambiare le abitudini, vero?), e quindi richiede di uscire dalla propria zona di comfort.
Eppure “tecnologia” è anche il registratore che usiamo a lezione per riascoltare le parole del professore e “sbobinare”, così come leggere le slide che hanno mostrato a lezione.
Perché quindi non provare a fare qualche passo in più?
Vedi, anche io sono un nostalgico ed un amante della carta stampata …. però il nostro scopo è studiare in modo più efficiente, così da risparmiare tempo per passatempi più piacevoli, altrimenti non ci ritroveremmo su questo blog in cerca di info che ci permettano di migliorare.
E grazie alle nuove tecnologie possiamo essere davvero molto più efficienti, grazie a una serie di vantaggi impensabili qualche hanno fa.
Te ne elenco qualcuno!
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I vantaggi della tecnologia
1 – Avere tutto con noi (e molti meno chili da trasportare):
E’ molto difficile trovare esami che si preparano da una sola fonte! Io per esempio mi ritrovo spesso a dover pescare da almeno due libri diversi, più appunti, sbobinature, dispense e chi più ne ha più ne metta.
E con un tablet che pesa qualche centinaio di grammi possiamo avere tutte queste fonti insieme.
Ma non è solo questo: possiamo anche leggere, sottolineare, evidenziare, commentare le slide, ascoltare le registrazioni del professore, cercare su internet approfondimenti o chiarimenti, oppure chiedere nel gruppo di Facebook della nostra facoltà; tutto con un unico dispositivo.
E lo stesso dispositivo possiamo usarlo per creare e controllare di volta in volta il nostro planning giornaliero di studio, per prendere appunti in digitale, per studiare dalle nostre flashcard.
Con lo strumento giusto insomma, non abbiamo bisogno di altro!
2 – Condividere il nostro lavoro (o usare quello altrui):
Quante volte chiediamo il materiale ad un amico che ha già superato con successo l’esame che stiamo preparando?
Riassunti, appunti, schemi, ma anche i suoi libri sottolineati.
Studiando tutto il nostro materiale in digitale, possiamo inviare facilmente i nostri file, già sottolineati o evidenziati o prendere quelli dei nostri amici e farci già un’idea di cosa sia più importante studiare.
Se usassimo i normali libri, potremmo prendere o dare in prestito i nostri libri, solo ad una persona alla volta.
3 – Rimediare agli errori:
A meno che non scriviamo o sottolineamo a matita, la traccia che lasciamo è indelebile!
Invece, evidenziando o prendendo appunti in digitale, possiamo tornare indietro, cancellare, addirittura spostare una parte del testo da un’altra parte.
Così come (cosa utilissima alla seconda lettura!) “snellire” il lavoro cancellando qualche sottolineatura, qualche parola chiave di troppo.
Con un libro potresti farlo?
4 – Collaborare:
Non c’è niente di meglio che avere un amico che sia un compagno di studi!
Non solo perché vi permette di fare lunghe chiacchierate e rendere meno noioso il tutto, ma anche perché potete supportarvi a vicenda e magari dividervi i capitoli da studiare.
L’ho fatto anche io per esami non tanto importanti per la carriera universitaria che volevo studiare nel modo più veloce possibile.
Io studiavo dei capitoli, ed un mio amico altri, e ce li spiegavamo a vicenda tramite registrazioni audio.
E tramite un tablet e la tecnologia cloud, si può lavorare in contemporanea da dispositivi diversi: io posso sottolineare il capitolo 1 nello stesso momento in cui un mio amico o una mia amica sottolineano il 2.
5 – Accedere al nostro lavoro su più dispositivi:
La bellezza della tecnologia cloud è quella di poter utilizzare qualsiasi file mi serva da qualunque device grazie ad internet.
Ritornando all’esempio precedente, io vado in università in treno, e il mio tablet è davvero troppo ingombrante in quella situazione …
Allora uso il mio smartphone, lo giro in “orizzontale” per avere più spazio di lettura, e apro il file che stavo studiando.
E la stessa cosa capita con le registrazioni delle sbobinature: in biblioteca le ascolto sul mio PC; mentre sono in giro invece, sfrutto il cellulare.
6 – Accedere a contenuti più ricchi e complessi, o crearli tu stesso!
Oggi, soprattutto in Italia, questo discorso è ancora agli albori, ma in futuro ci saranno tanti libri in digitale con contenuti “extra”, come video, immagini, spiegazioni e note accessibili con un click o un dito.
Si potrà anche vedere quali sono i passi più sottolineati/evidenziati dagli altri lettori e quindi avere un’idea di cosa è davvero fondamentale.
Non bisogna però fossilizzarsi sui contenuti già presenti: anche tu puoi creare contenuti molto più ricchi di un classico libro.
Puoi per esempio prendere appunti a mano, o scriverli con una tastiera, ed aggiungere foto, video, e anche audio per creare un contenuto veramente multimediale.
Io ad esempio per l’esame di Anatomia, ricopiavo i miei appunti in digitale, e fotografavo le immagini del corpo umano del libro e ci “disegnavo” sopra con vari colori per mettere in risalto una parte piuttosto che un’altra.
La lista di ulteriori utilizzi è lunga, ma la lascio alla tua fantasia. Vediamo invece ora quelli che, secondo me, sono i migliori tools sul mercato!
I migliori dispositivi per studiare
Innanzitutto escluderei i pc portatili, perché gli appunti vanno presi a mano, possibilmente col metodo Cornell.
La stessa cosa dicasi per riassunti e schemi: non scriverli con la tastiera, ma a mano, perché è scientificamente provato che scrivere a penna piuttosto che con la tastiera, aiuta la memorizzazione.
Se proprio hai bisogno della tastiera fisica (e non ti trovi con il touchscreen), esistono valide alternative ad un pc portatile: i dispositivi 2-in-1.
Maggiori sono le funzioni, maggiore è il costo, e purtroppo anche se un dispositivo “ideale” non esiste ancora, quelli che più si avvicinano, hanno prezzi davvero elevati. I più completi sono appunti i 2-in-1, cioè computer e tablet in uno stesso dispositivo.
Gli esempi classici sono il Surface Pro o il Surface Book della Microsoft; tra questi esempi potrebbe rientrare anche l’iPad Pro da 12.9 pollici della Apple, anche se non ha un vero sistema operativo da computer, ma lo stesso degli altri tablet (gli iPad) della mela morsicata.
Un dispositivo del genere ha tutto quello che può servire: una vera tastiera, lo puoi utilizzare come un pc o come tablet, ha un “pennino” (volendo essere più precisi, questi accessori si chiamano stylus) che funziona come una vera penna: quando scrivi, puoi poggiare anche il palmo sullo schermo, come se stessi utilizzando carta e penna.
Simili a questi dispositivi, con un sistema operativo che a me piace molto, anche se non è proprio come un vero pc, vorrei segnalarvi anche i Chromebook Pro e Chromebook Plus della Samsung.
Se la tua intenzione è quella di scrivere a mano appunti, schemi o riassunti, ti consiglio questa tipologia di prodotti, perché sono fisicamente i più grandi.
Se non mi dovessi basare sul prezzo, la mia prima scelta, sarebbe l’iPad Pro da 12.9 pollici (ovviamente con Apple Pencil), per il formato (cioè il rapporto tra l’altezza e la larghezza), per il sistema operativo e la possibilità da non sottovalutare di utilizzare la connessione dati di una sim in posti in cui è assente il wifi (caratteristica davvero notevole).
La mia seconda scelta, molto più economica della prima, è il Chromebook Plus della Samsung grazie al sistema operativo che mi convince molto.
Purtroppo, per motivi di spazio e tempo, non possiamo soffermarci su varie caratteristiche, anche importanti, come il formato, la qualità dello schermo, le differenze fra i sistemi operativi, però ci sono facili indicazioni generali che posso dare:
- Dovresti orientarti su un dispositivo con una qualità dello schermo e una risoluzione quanto più alta è possibile. Questo diminuirà la fatica di leggere.
- Android e iOS sono sistemi operativi validissimi per uno studente, hanno tutto quello che può servire, non c’è bisogno se non per qualche esigenza di comprare un pc con Windows
- Se vuoi scrivere a mano e prendere appunti col metodo Cornell, è preferibile avere un tablet o 2-in-1 grande almeno 12 pollici
- Se vuoi un tablet più piccolo dei 12”, scegli il formato 7.9”, che è davvero facile da trasportare e dai mille usi (comodo anche per sottolineare), oppure uno da 9.7” (come il classico e storico iPad) che puoi usare anche per scrivere (anche se non è comodo come un dispositivo più grande)
- Se hai la possibilità, prediligi sempre un tablet con digitalizzatore attivo, cioè con un pennino (o stylus) con una tecnologia che ti permette di riconoscere il palmo della mano e di scrivere solamente con il pennino, senza l’interferenza di altri tocchi. Ne sono un esempio la Surface Pen, l’Apple Pencil, la S-pen della Samsung.
- Se vuoi davvero una soluzione economica, compra un tablet Android dalla ottima qualità prezzo, ed un pennino come l’Adonit Jot Dash 2, che ti renderà più agevole sottolineare o evidenziare il testo, con la sua punta da 1,9 mm. Questo tipo di stylus però, non ti permettono di scrivere benissimo, quindi se il tuo scopo è scrivere le parole chiave al bordo del testo, vanno bene, ma prendere appunti è quasi impossibile
- Se infine vuoi una soluzione di qualità ad un prezzo accettabile, ci sono pennini chiamati bluetooth stylus come la Bamboo Fineline della Wacom o l’Adonit Pixel, che hanno un bel prezzo, però permettono di scrivere come una vera penna, e di poggiare il palmo sullo schermo, su qualsiasi iPad.
Attenzione quindi, non vanno bene per i tablet Android, ma solo quelli della Apple, tuttavia puoi scegliere anche un modello più economico (anziché i costosi iPad Pro) e comprare una di queste penne.
Infine, un’ultima cosa: qualunque sia il dispositivo che scegli, non dimenticarne lo scopo, che è farti studiare in maniera più facile ed efficiente! Se no sono soldi buttati.
Un saluto
Raffaele Lisisco
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