
In questo articolo sulle tecniche di memoria per studiare giurisprudenza ospito Giuseppe Moriello, la persona giusta con cui confrontarti se studi diritto e vuoi fare un salto di qualità.
Lo ringrazio davvero per la disponibilità di tempo che ci ha dato scrivendo questo post, e per la professionalità con cui lo ha fatto.
Terzo classificato al campionato italiano di memoria 2015, brillante ex studente di giurisprudenza, formatore, credo Giuseppe condivida la mia stessa lunghezza d’onda riguardo l’applicazione delle tecniche di memoria allo studio.
E infatti il suo post comincia proprio con una provocazione: “Ecco perchè le tecniche di memoria non funzionano”….. Sarà vero? A lui la parola.
“Giuseppe Moriello: il mio metodo di studio per giurisprudenza”
Ecco perché le tecniche di memoria non funzionano
Se sei arrivato sul blog di Armando, è perché probabilmente hai provato ad applicare le tecniche di memoria ma queste ti hanno deluso, e quindi vuoi saperne di più.
Forse qualcuno ti ha gasato promettendoti cose strabilianti ma poi i mattoni di diritto rimangono comunque dei mostri troppo grandi.
Le storielle per il diritto? Ma siamo pazzi? Parole e concetti troppo complicati per poter usare le tecniche di memoria. E poi tutte quelle storielle, ma chi se le ricorda?
Ci ho preso?
Purtroppo, molto spesso, chi insegna le tecniche di memoria non è nemmeno laureato. È solo un formatore che ha scopiazzato qui e lì qualche tecnica e ci ha voluto costruire sopra un business.
Ora però, vorrei dirti due cose io, che sono uno studente come te.
In questo articolo vorrei spiegare come ho fatto a sfruttare il Palazzo della Memoria (la mia mnemotecnica preferita) per preparare 14 esami di Giurisprudenza in 13 mesi, con voti molto buoni!
Se non lo conosci, clicca qui per leggere il mio articolo sul Palazzo della Memoria.
Per farti alcuni esempi ho preparare Diritto Commerciale in 6 giorni (24), Diritto dell’UE in 6 giorni (30), Diritto Civile in 14 giorni (28), Procedura Penale in 14 giorni (25) etc. etc.
Grazie al Palazzo ho recuperato tutti i miei esami arretrati, riuscendomi a laureare in corso presso l’università di Bologna.
Ma perdonami, sono stato maleducato non mi sono ancora presentato
Sono Giuseppe Moriello, fondatore di Giurisprudenza Facile, 3° Classificato all’Italian Memory Championship 2015 e aiuto gli studenti di giurisprudenza a ridurre i loro tempi di studio, fino ad arrivare a preparare gli esami di diritto in 6 giorni.
Ma torniamo a noi. Voglio arrivare subito al sodo, perché ho rispetto del tempo che mi stai dedicando.
Se io sono riuscito ad applicare le tecniche ai miei esami di Giurisprudenza è per 5 semplici motivi:
1. Ho applicato le tecniche di Memoria a giurisprudenza come supporto e non come alternativa
La maggior parte degli studenti sono convinti di dover abbandonare completamente il metodo di studio precedente e che la loro “memoria naturale” sia da buttare.
Ho capito che la memoria naturale è imperfetta e va integrata con le tecniche di memoria.
Ma va integrata (appunto) mica buttata via.
Quindi, tranquillo, se qualcosa vuoi memorizzarlo per come è fallo pure, non c’è nessuna regola rigida.
L’arte della Memoria è un’arte appunto, non dobbiamo eseguire gli ordini di nessuno.
Questa confusione nasce per il marketing aggressivo di alcune aziende che pur di vendere i loro corsi o i loro libri finiscono per demonizzare la Memoria Naturale come se fossimo tanti idioti incapaci nemmeno di ricordare il nostro nome.
Ad esempio, per le lingue straniere alcuni vocaboli li memorizzo con il Palazzo della Memoria, altri no.
Per alcuni vocaboli è così difficile trovare un’immagine che diventa solo uno stress volerlo fare a tutti costi e impiego meno tempo a memorizzarlo utilizzandolo due o tre volte, in diverse frasi.
Quindi tranqui, scialla, soft, relax. Se ti va lo fai, altrimenti no.
L’importante è che non sia una scusa, perché ricorda sempre che con il Palazzo della Memoria puoi avere la memoria di un computer.
Senza no :)
Questo calo di tensione ti porta ad utilizzare le tecniche in maniera più naturale e divertente.
E più ti diverti più sono efficaci le tecniche di memoria.
Si innesca quindi un circolo virtuoso che ti porta poi a diventare un’artista della memoria
2. Ho integrato le tecniche di memoria in un metodo di studio che ne tiene conto
Un errore molto comune è quello iniziare ad utilizzare le tecniche senza avere un metodo di studio impostato appunto per farle funzionare al meglio.
Ad esempio, in un mio articolo (Come preparare un esame di diritto in 6 giorni) spiego lo schema che ha funzionato per me e che mi ha permesso di preparare esami come Diritto Commerciale in 6 giorni.
Devi insomma trovare uno schema che avvicini la fase di memorizzazione il più possibile al momento dell’esame.
Tutto il tempo prima devi passarlo ad organizzare il materiale in schemi.
In questo modo, arrivato alla fase di memorizzazione hai già tutto organizzato e diventa tutto più semplice e veloce.
Insomma: è impossibile utilizzare le tecniche di memoria direttamente sul libro.
3. Ho inserito un passo intermedio tra il Libro e le Mappe Mentali
L’errore più comune e devastante è quello di fare le Mappe Mentali direttamente dal libro di diritto.
Questo causa 4 effetti collaterali molto pericolosi:
- Prendi troppe parole da memorizzare.
- Vai nel panico perché il materiale è troppo.
- Ci perdi la testa perché il materiale è organizzato secondo la mente astrusa e intrippata di un giurista secolare
- Dopo 5 giorni hai completamente dimenticato che diavolo significano quelle parole sulla Mappa.
Per questo io utilizzo gli Schemi a Cascata. Una via di mezzo tra i riassunti e le mappe mentali.
Cerca di utilizzare schemi di questo genere che ti permettano di selezionare ciò che del libro è veramente importante e di iniziare ad organizzarlo per blocchi.
Durante la fase della memorizzazione creerai delle Mappe Mentali a partire dagli Schemi a Cascata, e le memorizzerai immediatamente con il Palazzo della Memoria.
In questo modo appena fatte le mappe le memorizzerai istantaneamente.
Durante gli ultimi giorni puoi procedere con l’esposizione per migliorare il tuo linguaggio giuridico.
Lo ripeto: è impossibile utilizzare le tecniche di memoria direttamente sul libro.
4. Ho smesso di ascoltare gli altri e ho creato un Metodo di Studio specifico per Giurisprudenza
Ad un certo punto ho capito che un Metodo di Studio Generale va adattato!
Perché ogni facoltà ha le sue difficoltà e le sue peculiarità.
Per questo ho adattato l’utilizzo degli Schemi e del Palazzo ai mattoni di diritto scritti in modo impossibile.
5. Ho trasformato le Tecniche di Memoria in una passione
Non puoi utilizzare le Tecniche di Memoria Una Tantum.
Altrimenti sai che succede? Che sotto esame, non sai se funzionano come vuoi, ti spaventi e torni al fallimentare metodo del “leggere e ripetere”.
Quindi cerca di trovare delle applicazioni giornaliere delle tecniche, per poi arrivare sotto esame e avere la massima fiducia nel fatto che memorizzare in questo modo sia la cosa migliore.
E questo non lo vogliamo. Giusto? :D
Vogliamo laurearci in corso e con una bella media. Giusto? :D
Bene. Spero che l’articolo ti sia piaciuto.
Ringrazio Armando per avermi dato fiducia e avere richiesto un mio piccolo contributo al suo blog, che è veramente di alto livello.
Sono felice di aver trovato finalmente qualcuno onesto che non spaccia fuffa come il 99% dei blog italiani!
Se vuoi farmi qualche domanda, vienimi pure a trovare sul mio blog http://giurisprudenzafacile.it
Se poi l’articolo ti è piaciuto e conosci persone che studiano giurisprudenza a cui possa essere utile, condividilo sulla tua pagina facebook
A presto!
Giuseppe
Domenico dice
Ah questo è il ragazzo che insieme all’amico tempesta di pubblicità i social nell’ultimo periodo.
2000 pagine in un paio di ore, che esse siano di Topolino o Diritto Penale non importa.
Come studiare senza fare il minimo sforzo…
Strano vederlo su un blog così onesto intellettualmente.
Armando Elle dice
Come vedi l’articolo è molto vecchio, cosa poi abbia fatto nei due anni successivi lo ignoro. Se è diventato un markettaro, peggio per lui : )