
C’è un vecchio proverbio africano che recita:
“Come si mangia un elefante? Un boccone alla volta”
ed in effetti il calcolo mentale rapido si basa proprio su questo processo semplice, naturale e perfettamente logico: scomporre calcoli grandi e complessi nella somma di calcoli più piccoli e più semplici. Io l’ho sempre considerato molto affine alle tecniche di memoria per due motivi:
- Entrambi lavorano sull’agilità del nostro cervello
- Entrambi presuppongono strategie di azione mentale non convenzionali, ossia molto diverse da quelle a cui siamo abituati e che ci hanno insegnato a scuola
Mentre le tecniche di memoria hanno anche una enorme utilità pratica, soprattutto nello studio, il calcolo mentale rapido da certi punti di vista è quasi inutile, poiché calcolatrici e fogli di excell hanno un’efficienza eccezionale. Però ha me mi ha sempre intrigato, un po’ perché la sua applicazione é veramente spettacolare (prova a moltiplicare fra di loro, in una decina di secondi, due numeri di tre cifre, e vedi che faccia fa la gente!), un po’ perché è un ottimo esercizio schiacciapensieri, un po’ perché è una maniera intelligente di “far sudare” i nostri neuroni esercitando agilità del cervello, riflessi, pensiero laterale.
Calcolo mentale rapido in azione
Ti riporto l’introduzione a un mio piccolo manuale:
“Calcola a mente il quadrato di 65. È difficile vero?
Per renderlo più semplice, prova in questa maniera: moltiplica la cifra che indica le decine per se stessa più 1. Al risultato, metti in coda il numero 25. Fai cioè
Primo step: 6 x (6+1) = 6 x 7 = 42
Secondo step: Metti in coda il 25
Risultato : 4225. Quattromiladuecentoventicinque.
Come vedi, per risolvere mentalmente in maniera veloce un calcolo complicato come il quadrato di 65, l’unica operazione che hai dovuto fare è stato moltiplicare 6 x 7, il cui risultato probabilmente conosci dalla prima elementare”
Forte vero? E non è che una delle tante diverse strategie che si possono applicare nel fare moltiplicazioni, sottrazioni, divisioni, radici, quadrati …. strategie che poi, ricombinate fra loro, permettono anche di affrontare a mente operazioni apparentemente impossibili.
Calcolo mentale rapido e tecniche di memoria
Ed è proprio quando ricombini le strategie fra loro che le tecniche di memoria intervengono e diventano funzionali al calcolo mentale rapido: infatti uno dei problemi maggiori che incontra chi calcola mentalmente è ricordare i vari blocchi di numeri intermedi di una operazione mentre prosegue con il calcolo dei successivi.
Immagina per esempio di fare una moltiplicazione di 5 cifre per 4 cifre: ad un certo punto di troverai con la tua memoria impegnata a ricordare le cifre iniziali del calcolo e due o tre risultati intermedi di 3-4 numeri, e questo mentre calcoli l’ultima parte dell’operazione!
Le tecniche di memoria ti aiutano con uno strumento molto efficace, la conversione fonetica dei numeri in parole, un metodo antico che è stato riscoperto e diffuso dal filosofo Leibniz nel 17esimo secolo. A ciascuno dei numeri da 0 a 9 si fa corrispondere un suono consonantico (qui in versione italiana, Leibniz utilizzava la fonetica tedesca):
Num. | Suono | Lettere | Esempio |
1 | dentale | T, D | tè, dio, ateo, due, atto |
2 | nasale | N, GN | neo, anno, gnè |
3 | mugolante | M | amo, mio, emme |
4 | vibrante | R | ara, re, oro, erre |
5 | liquido | L, GL | ali, lui, aglio, li |
6 | palatale | C, G (dolci) | ciao, oggi, ci, gi, agio |
7 | gutturale | C, G (dure), K | occhio, eco, chi, qui, ago, gay, acca |
8 | labiodentale | F, V | ufo, uva, via, uffa, avvio |
9 | labiale | P, B | boa, ape, oppio, oboe |
0 | sibilante | S, SC, Z | sei, esse, zio, ozio, ascia, scia |
A questo punto, per ricordare un numero come per esempio 4296 lo converto nei corrispondenti suoni consonantici R N B C, e formo due parole di senso compiuto aggiungendo le vocali, esempio RaNa e BaCio. Mentre fai un calcolo mentale rapido ad alta velocità, e con decine di numeri in testa, ricordare Rana e Bacio per poi riconvertirli nel corrispondente numero, è molto più semplice che ricordare il numero in sé. Perché la cosa funzioni devi seguire soltanto due regole, ma lo devi fare in maniera ferrea:
- La velocità di conversione fra cifre e consonanti deve essere istantanea e precisa.
- Le parole risultanti (nell’esempio sopra, RaNa e BaCio) devono essere ricordate non come parole, ma come immagini.
Sulla prima regola c’è poco da dire: devi fare tanto esercizio, convertendo numeri in parole e parole in numeri. Io mi mantengo allenato con le targhe delle automobili davanti a me al semaforo. Sulla seconda regola invece, la questione è più articolata: per prima cosa infatti devi convincerti a ricordare attraverso le immagini. Devi cioè recuperare l’enorme e innata capacità dell’essere umano di ricordare quello che vede meglio di quello che sente o legge.
Se ti interessa approfondirla, leggi l’articolo “Ricordare Attraverso Le Immagini“.
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