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Nessuno mi ha mai insegnato a….

Aggiornato il 24/07/2019 da Armando Elle 3 commenti

Oggi sul blog de GliAudaci ospito Issac Robledo, psicologo e autore di diversi bestseller in lingua inglese e spagnola, da qualche tempo tradotti anche in italiano.

Anche se con Issac ci scriviamo via email ormai da anni (siamo parte di un gruppo privato di autori Amazon, e parliamo di argomenti simili), solo quest’anno siamo finalmente riusciti ad incontrarci di persona!

Tra l’altro a Puerto Vallarta, in Messico, dove io mi trovavo per un matrimonio, e lui per lavoro.

Davanti a una birra, sulla spiaggia, è allora nato il progetto di questo suo intervento di oggi per GliAudaciDellaMemoria.

Un intervento per il quale lo ringrazio particolarmente: non solo per la visione delle cose che ci porta, ma anche per il regalo che fa ai lettori degli Audaci.

Adesso però, lascio la parola ad Issac.

E’ la prima volta che leggi il Blog de GliAudaci?

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 Imparare ad imparare

Pensaci su … Quando eri alle elementari, qualcuno ti ha insegnato ad imparare?

E nel resto del tuo corso di studi?

Se sei come me, o come la maggior parte delle persone che conosco, la risposta è probabilmente “NO”.

Certo, magari qua e là hai raccolto in maniera disordinata qualche suggerimento o consiglio, ma nessuno ti ha mai fatto un corso unicamente focalizzato su come migliorare le tue capacità di apprendimento.

Eppure, che tu sia o meno ancora uno studente, ti tocca imparare continuamente cose nuove!

E quindi “saper imparare” è probabilmente la più importante abilità nella quale varrebbe la pena essere bravi.

Ma la scuola non ce la insegna. Si limita a riempirci di informazioni ogni giorno, lasciando a noi il compito di scoprire come impararle.

E quindi è possibile che uno studente “scarso” sia in realtà uno studente con un grande potenziale, che emergerebbe facilmente se qualcuno gli insegnasse a svilupparlo.

Questo è un vero peccato, e ci fa capire che dobbiamo essere allora noi, in prima persona, a prendere l’iniziativa per capire come imparare.

E non è solo una questione di voti a scuola …

Prepararsi al mondo del lavoro

Vedi, ora il mondo sta cambiando ad una velocità mai vista prima.

E così il DOMANI per cui la scuola tenta di prepararci sarà in realtà così diverso che molto di quello che impariamo OGGI sarà perfettamente inutile.

Buffo vero? Dedichi una marea di sforzo ad imparare cose che non ti serviranno!

Se invece impari per prima cosa come si impara, e ne applichi i principi seriamente, avrai un vantaggio enorme in ogni cosa che farai, e non rimarrai mai indietro rispetto al mondo che corre.

In più, rifletti per un attimo sul lavoro che farai: una volta, si imparava una e una sola cosa, ed essa diventava il mestiere di una intera vita.

Ora invece, nella maggior parte dei campi, questa è una strategia pericolosa, perché per lavorare in maniera efficace è necessario possedere e conoscere in maniera approfondita diversi skills.

Ai miei seminari gli studenti mi chiedono spesso “ma in quante cose devo diventare bravo?”

Allora, per dargli un obiettivo concreto, gli rispondo “Cominciate con tre. Tre aree, possibilmente correlate fra loro, in cui dovete diventare dei maestri!”.

Ma in realtà, appunto, è solo l’inizio, e non c’è ragione per fermarsi a tre.

Bisogna invece sempre essere pronti a cogliere nuove opportunità di apprendimento. Perché non si sa mai come possano tornarti utili in futuro.

Per spiegarti meglio cosa intendo, voglio allora raccontarti qualcosa di me stesso, “usandomi” come esempio.

Come ha fatto uno psicologo a diventare un autore bestseller

Negli anni del college mi sono dedicato alla psicologia, che è poi la materia in cui mi sono laureato.

Successivamente, ho preso un master in psicologia delle organizzazioni industriali.

E nel frattempo ho coltivato in maniera seria, cioè studiando e provando sul campo,  la mia passione per la scrittura e il mio interesse per il business e le scienze economico-sociali.

Il risultato è che sono riuscito a lanciare da solo la mia carriera di scrittore, diventando con grande successo l’editore di me stesso.

Cosa che, quando avevo iniziato psicologia, non sognavo di fare neanche nei più reconditi dei miei pensieri!

E di cosa ho scritto soprattutto?

Bé, ovviamente di quello che sapevo per averlo studiato all’università: psicologia, crescita personale, e argomenti connessi al binomio mente / cervello.

Fare tutto questo non mi sarebbe stato possibile se non fossi diventato esperto in 3 aree contemporaneamente: psicologia, scrittura e business (soprattutto la parte di marketing).

Aree che, tra l’altro, sono molto più correlate di quanto possa sembrare a prima vista.

Ma anche adesso, in questo stesso momento, sto studiando delle cose nuove.

Ovviamente, alcune delle ultime scoperte e ricerche in ambito di psicologia dell’apprendimento. Ma non solo.

Perché anche per uno scrittore, c’è sempre un nuovo software di editing da imparare, un nuovo social in cui promuoversi, un nuovo tool di produttività da usare.

Almeno se vuole lavorare in maniera efficiente e produttiva.

Posso capire però che non tutti siano entusiasti di dover studiare per sempre ….

Studiare per sempre? In fondo non è male

Penso che, sopratutto se sei ancora uno studente, tu sia più che convinto che imparare ad imparare è fondamentale.

Tuttavia, spesso, studiare è così noioso che pensare di dover continuare a farlo  per sempre ti demoralizza.

Ma… Non sarà mica che studiare è noioso solo perché studi male?

Vedi, voglio dirti che imparare ad imparare ha tre grandi vantaggi, che ti aiutano proprio a rendere lo studio più piacevole, soddisfacente e redditizio:

  • Capisci più velocemente, e ti risparmi un sacco di tempo
  • Eviti le frustrazioni e impari a non mollare troppo facilmente
  • Riesci a connettere fra di loro informazioni di ambito molto diverso, stimolando la tua creatività e trovando più “senso” in tutto ciò che impari

Vediamoli brevemente uno per uno.

Capisci più velocemente e risparmi tempo

Ti faccio un esempio: se già conosci mille parole di una lingua straniera, è più facile imparare le altre mille.

Avrai infatti imparato dei pattern e ogni parola nuova ti sembrerà più familiare.

Questo è molto tipico: un bravo studente, diventa sempre più bravo, perché ogni nuova conoscenza si stratifica sulle precedenti in maniera solida.

A un cattivo studente capita invece l’opposto: mano a mano che la complessità di una materia si espande, le fondamenta deboli rendono sempre più difficile andare avanti!

Eviti le frustrazioni e impari a non mollare

Questo aspetto è particolarmente importante per quelli che hanno iniziato male il loro corso di studi.

Magari, già alle elementari gli hanno detto, infatti, “che non erano dei bravi studenti”.

E in questo c’è spesso tanta responsabilità dei professori, che hanno rinforzato questa loro idea, invece di aiutarli a superarla.

Per di più senza mai spiegargli cosa facevano di sbagliato.

Il risultato è che una scarsa capacità di concentrarsi e imparare, cosa peraltro molto comune in un bambino di 6 anni, diventa una abitudine che queste persone si portano dietro per sempre.

Si convincono, semplicemente, di essere dei pessimi studenti, e tali rimangono per sempre.

Ma credimi, dopo aver studiato per anni la psicologia, e più in generale la mente, posso dire che, praticamente, non esistono pessimi studenti.

Esistono invece studenti che non hanno un metodo di studio e che non riescono a concentrarsi.

Se reputi di essere un pessimo studente, fai allora lo sforzo, per la prima volta nella tua vita, di imparare ad imparare. All’inizio sarà dura, ma poi ti prometto che ti sorprenderai di te stesso e di come cambierà la tua performance.

E non solo: questa esperienza ti insegnerà a non dare niente per assodato, e a non mollare.

Connetti  tutte le informazioni in “disegni” più grandi

Più ti focalizzi sull’imparare, più cose scopri e conosci in ambiti anche molto diversi fra loro.

Ed è allora che cominci a “connettere i punti“, cioè a vedere relazioni che non immaginavi, anche fra cose molto diverse e lontane fra loro.

Studiare allora diventerà eccitante, perché farai vere e proprie “scoperte”: ogni nuova informazione darà allora un senso più completo alle informazioni che già conosci.

Issac C. Robledo

I. C. Robledo is an internationally bestselling author who received his B.A. from Purdue University in psychology, and his M.S. from the University of Oklahoma in industrial-organizational psychology. His books are meant to help readers build their intellectual, creative, and mindful abilities

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Commenti

  1. Nello dice

    06/11/2017 alle 3:20 pm

    Ciao Armando,
    Sono vecchio e ormai in pensione da 7 mesi. Ho tempo e mi trovo ancora pronto a sfide e divertimenti. Quello che scrivi mi interessa molto, ho iniziato a applicare quello che “insegni” e mi è venuta in mente un’idea.
    Se ho letto giusto, sei un medico affermato e mi pare anche intelligentemente dotato.
    L’idea è questa: non si potrebbe fare un “esperimento” volto ad applicare sui bambini il metodo di cui parli? Essendo dotati di una fervida capacità “attiva”, migliore degli adulti, si potrebbe generare una nuova classe di studenti e, magari, cambiare il metodo di studio italiano che, come ben sottolinei nasce vecchio.
    In attesa, ti saluto
    Nello

    Rispondi
    • Armando Elle dice

      07/11/2017 alle 9:23 pm

      Sono un semplice medico, lasciamo stare l’affermato : ))).
      Sarebbe interessante, ma problematico da un punto di vista pratico, almeno per me, farlo nella scuola italiana e poi cercare di diffonderlo. Tuttavia ho avuto diverse esperienze che ragazzi/e molto giovani,e confermo, non da un punto di vista statistico perché non ne ho seguiti abbastanza, ma semplicemente sulla base delle mie sensazioni, quanto dici: la creatività li aiuta molto, e come per tutte le cose che si imparano da bimbi, ci vuole tempo ma si radicano meglio

      Rispondi
  2. Raffaele dice

    18/10/2017 alle 7:46 pm

    Grande articolo, condivido appieno, e vorrei ringraziare Issac C. Robledo per aver messo a disposizione i suoi libri.

    Non posso promettere di leggerli immediatamente, ma appena lo farò, sicuramente li recensirò su Amazon.

    Volevo anche io soffermarmi su un concetto: è scientificamente provato che non esiste abilità mentale che non si possa apprendere, se qualcuno ha raggiunto un certo livello, possiamo raggiungerlo anche noi con i giusti metodi di allenamento/apprendimento e con almeno lo stesso tempo impiegato dalle altre persone.

    Questo vuol dire che se gli altri sono più bravi, non sono meglio di noi, ma hanno sviluppato un’abilità meglio di noi, quindi se ci interessa migliorare, possiamo farlo sempre, anche se ci riteniamo “scarsi”.

    Rispondi

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