
Quali sono i migliori libri motivazionali e a cosa serve leggerli?
Voglio rispondere a questa domanda iniziando da una frase di Saint-Exupéry:
Se vuoi costruire una barca, non iniziare affaticandoti a chiamare la gente, a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi. Non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Risveglia invece per prima cosa negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Allora si metteranno subito al lavoro per costruirla”.
Bella vero?
Ci ricorda che la motivazione è l’emozione che ci spinge verso i nostri obiettivi, il motore più potente di ogni azione che facciamo (cfr la mia guida alla motivazione qui sul blog).
Ecco allora che, se vuoi essere felice e raggiungere i tuoi obiettivi, devi continuamente cercarla e nutrirla, e i libri sono una delle maniere migliori per farlo.
In questo articolo ti consiglio, allora, quelli che per me sono i 5 migliori libri motivazionali che ho letto negli ultimi anni, scelti sulla base di una serie di caratteristiche:
- Affrontano la motivazione da angoli e punti di vista diversi, in maniera tale che, indipendentemente da quale sia il tuo scopo, tu possa trovare degli spunti validi per migliorare la tua motivazione.
- Li ho letti davvero, e quindi ho potuto consigliarteli non per sentito dire, come fanno in molti, ma per esperienza personale.
- Sono lontani dalle iperboli di un certo tipo di crescita personale da quattro soldi. Non cercano cioè di suggestionarti e “pomparti”, ma di farti ragionare per portarti a un cambiamento duraturo.
- Contengono veri percorsi di riflessione su te stesso, dai quali nuove motivazioni e crescita possono scaturire in maniera naturale.
- Contengono tutti, chi più chi meno, esempi, aneddoti, e anche una bibliografia scientificadi riferimento. Non riportano quindi semplici opinioni campate in aria, ma tecniche e strategie provate e dimostrate sul campo.
Sono, insomma, dei libri motivazionali veri, ben scritti, ben documentati, ben argomentati.
E che possono, ciascuno alla sua maniera, risvegliare in te la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
# 1 Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare, di Susan Cain
Che c’entra un libro sull’introversione in mezzo a una lista di libri motivazionali? Bè, ti avevo detto che era una lista forse un po’ atipica.
Il fatto è che corsi e libri motivazionali sono troppo spesso incentrati sul fenomeno opposto, cioè l’estroversione:
“Vai e spacca il mondo” “Fatti una camminata sui carboni ardenti gridando il mio mantra” “Visualizzati pieno di successo“….
Si tratta di cose che, per alcuni, possono anche andare bene.
Ma per gli introversi spesso no, perché gli introversi funzionano in maniera completamente diversa.
E Susan Cain, l’autrice di questo libro, ti spiega molto bene come e perché.
Ma, soprattutto, mentre te lo spiega, sfata il tabú stesso dell’introversione.
Infatti, l’assunto di base di Susan Cain è che la nostra società quasi ci obbliga ad essere Estroversi, e di conseguenza a perseguire i nostri obiettivi come se lo fossimo.
Come se l’Introversione fosse una malattia, o comunque un minus sociale che ti allontana dai tuoi obiettivi.
Con una mentalità di questo tipo, é chiaro che l’introverso fa fatica a trovare la motivazione a raggiungere i suoi obiettivi.
Perché é la stessa modalità con cui dovrebbe ottenerli a frenare la sua energia e la sua motivazione: è infatti una modalità che non è fatta per lui, e in cui non ci si trova. E come conseguenza si blocca continuamente.
In questo bellissimo libro Susan Cain rimette le cose a posto, dimostrando il valore dell’introversione.
Se dunque sei un introverso, questo libro ti ricorderà il grande potere che c’è dietro questa caratteristica. E allora sarai in grado di trovare e vivere la motivazione, ma a modo tuo, non come vogliono gli altri.
# 2 Le sette regole per avere successo, Di Stephen R. Covey
Il titolo originale inglese, “The 7 habits of higly effective people” è molto meglio di quello italiano. Per prima cosa perché menziona la parola “abitudini”, non “regole”.
E poi perché non parla di “successo”, parola generica e ambigua, ma di come essere “persone efficaci“, ponendo da subito l’accento sulla dimensione umana.
Comunque, si tratta non solo di un ottimo libro motivazionale, ma probabilmente del libro di crescita personale più importante e famoso che sia stato scritto negli ultimi 30 anni.
In effetti, definirlo semplicemente un libro motivazionale è riduttivo, perché “The 7 habits” ti insegna a stare al mondo a 360 gradi.
Per prima cosa, il successo che promette di aiutarti a raggiungere è un successo “rotondo“, che si identifica più con la felicità che non con il denaro o il riconoscimento sociale.
Fra le sette abitudini, la seconda è quella che mi ha colpito di più.
Covey la chiama “Comincia dalla fine”, dove per fine si intende proprio il termine della vita.
Niente di macabro: semplicemente, è una strategia per allineare la tua vita e le tue scelte con i tuoi “core value”, cioè i tuoi valori chiave.
In maniera tale da non sprecare il tempo con ciò che non ne fa parte.
Alla fine del libro avrai trovato forse qualcosa di più che la semplice motivazione.
Avrai trovato la tua “missione“, ovvero ciò che ti compie come individuo e da cui scaturisce l’energia e la chiarezza d’intenti che ti permettono di raggiungere quello che desideri.
#3 Grit: The Power of Passion and Perseverance, Di Angela Duckworth
.Qualcuno potrebbe tradurre “Grit” come “grinta”, ma in realtà è ancora qualcosa in più: è la tenacia, quella che in alcuni dialetti si definisce “tigna“, ovvero la capacità di perseverare contro le difficoltà.
Tutto il libro è incentrato su questo semplice concetto, e proprio per questo è fra i miei libri motivazionali preferiti, tant’è vero che su come diventare tenaci ci ho scritto su un lungo articolo.
Pensaci su …. Spesso siamo demotivati e manchiamo i nostri obiettivi semplicemente per la grande paura di non essere all’altezza dei nostri sogni.
E questa paura è originata dalla convinzione che non avremo mai abbastanza talento o fortuna per raggiungerli.
E così rinunciamo alla nostra vera vocazione per la grande paura di non riuscire a compierla.
Ecco allora che in “Grit”, Angela Duckworth per prima cosa sfata i miti del talento e della fortuna, dimostrando che è la tenacia la tua arma in più.
Poi, ti illustra il percorso per trovare questa tenacia e metterla all’opera.
Per tornare all’inglese, si potrebbe dire che “Grit” è un ottimo libro di empowerement.
Cioè un libro che ti aiuta a superare le tue insicurezze convincendoti che hai davvero il potere di cambiare le cose e diventare quello che vuoi. Basta seguire la regola “Try harder“.
E lo fa senza suggestioni e pompate, ma con argomenti convincenti e ben documentati.
# 4 Drive. La sorprendente verità su ciò che ci motiva nel lavoro e nella vita, Di Daniel H. Pink
Dei libri motivazionali che ti propongo, questo è l’unico che ha come oggetto principale proprio la motivazione.
Anche se incentrato soprattutto su studi e aneddoti relativi al mondo dell’impresa, è veramente un libro fondamentale per capire “che cosa ci muove“, non solo sul lavoro ma anche nella vita:
Approfondirai la netta differenza fra motivazioni estrinseche ed intrinseche, e perché queste ultime, nel lungo termine, producono migliori risultati.
Imparerai che, nelle persone, esistono tendenze “algoritmiche” e tendenze “euristiche”, e perché devi privilegiare queste ultime.
Scoprirai che le cose che ti danno motivazione hanno tre elementi caratteristici in comune:
- Autonomia: cioè, sei tu in controllo
- Padronanza: cioè, sei bravo (o lo stai diventando) in quello che fai, e continui a migliorare
- Scopo: cioè, ti fanno sentire parte di un qualcosa di più grande e importante
Leggendo Drive non potrai fare a meno di pensare a te stesso e alle strutture sociali all’interno delle quali ti sei mosso finora: scuola e lavoro in primis, ma anche famiglia e tutto il resto.
Ti renderai allora conto di come spesso esse sono lontane da quello che dovrebbe essere un ambiente motivante.
E questa presa di coscienza, credimi, ti aiuterà molto nel fare le tue scelte future.
# 5 The Subtle Art of Not Giving a F*ck, Di Mark Manson
Ovvero, “La sottile arte di sbattersene il ca++o“.
Questo libro, a cominciare dal titolo, è una vera perla.
Dietro una montagna di linguaggio scurrile ed esempi da far rabbrividire, il blogger superstar Mark Manson presenta una delle più acute riflessioni sul “significato dell’esistenza” che io abbia mai letto.
Corroborando il tutto con ricerche scientifiche, riflessioni filosofiche e aneddoti tratti dal suo vissuto personale.
Se dovessi riassumerlo in poche righe, direi che Mark Manson ti spiega come non farti consumare dalla vita.
Ovvero dalle preoccupazioni, dalle opinioni altrui, dalle tue stesse aspettative. Ti insegna, insomma, perché, come e quando devi sbattertene il cazzo.
E il risultato è che tutto il resto della vita prende più senso: perché hai un surplus di energie, motivazione, idee, ispirazione da dedicare a quello che veramente vale la pena.
Avvertenza: tradotto in italiano, esiste un libro dal titolo molto simile, di Sarah Knight. Pare sia bello, ma non l’ho letto.
Conclusioni
Io te ne ho suggeriti 5, ma di libri motivazionali, anche molto validi, ne ho letti davvero a decine.
Da un certo punto di vista è strano, no?
Dovrebbe bastare leggerne uno, rifletterci su, trovare la propria motivazione e poi partire come dei treni per non fermarsi più.
Invece, sai benissimo anche tu che le cose non funzionano così.
Perché, soprattutto in certi ambiti, sembra proprio che siamo dei grandi smemorati.
Quando si tratta di ricordarci di come essere felici, di come motivarci, di come non rimandare continuamente quello che abbiamo già deciso, siamo i peggiori studenti del mondo.
Il fatto è che la motivazione non è qualcosa che un giorno si capisce, o si trova, e poi non ti abbandona mai più.
E’ invece frutto di una ricerca continua, nella quale capita spesso di essere ricacciati indietro o addirittura di ritrovarsi a partire da zero.
Per questa ragione, non basta leggere un libro motivazionale una volta, ma devi leggerne molti, e ritornare spesso su quelli che ti sono piaciuti di più.
Non per imparare chissà cosa di nuovo, ma per ricordare quello che magari già sapevi e far si che rimanga sempre attuale nella tua mente.
Giulia says
Ciao Armando!
volevo chiederti se il libro di Mark Manson è accessibile anche a chi ha un livello di Inglese che a sfiora il First, ma poi nemmeno tanto. Un “First dimenticato”, insomma ;)
GC
Lorenzo says
Faccio notare che tutti i libri segnalati in inglese sono ora anche disponibili in italiano :)
Armando Elle says
Grazie
Gennaro says
Grazie per questa microlista ho letto il libro di Covey, alterno un romanzo a un libro di crescita personale, altrimenti entro nel loop, crescere, crescere, crescere, crescere…. però questa lista alternativa mi stuzzica.
Armando Elle says
Anch’io; crescita personale e buona letteratura, che tra l’altro è piena di spunti
Valentina says
Buonagiornata! Ho letto credo un centinaio di libri motivazionali…arrivando a 70 anni a cercare ancora :)!
Grazie! Grazie ! Grazie!
Armando Elle says
Grazie a te
Raffaele says
Se pensiamo alla motivazione in sé come la descrivi nel Katà della volontà, allora anche i libri motivazionali per me sono sopravvalutati; anzi, chi ha criticato il tuo libro perché “ha scoperto l’acqua calda”, per me non avrebbe bisogno di un libro motivazionale, ma di qualcuno che gli insegni a capire il significato dei testi.
Non ho mai letto nulla di simile, ed ha ragione, la motivazione è sopravvalutata.
Prima di leggere il Katà della volontà, pensavo sempre :
“come trovo la voglia di studiare?”
Ora penso, “come posso fare qualcosa che non mi piace?”
E in questa domanda è sottinteso “come creo un’abitudine e come la porto avanti senza consumarmi?”
Il quinto libro che hai segnalato, è intrigante, ma è soprattutto il quarto che vorrei leggere il prima possibile.
Vorrei continuare comunque, lanciando uno spunto di riflessione : a quanto pare la stanchezza mentale, non dipende tanto dal compito mentale affrontato, ma dal nostro stato mentale (se pensiamo sia noioso e ci lamentiamo in continuazione, lo affrontiamo come una fatica). Come possiamo affrontare allora un compito noioso?
Ovviamente niente risposte banali del tipo “affrontarlo con uno stato mentale positivo”, altrimenti lo farebbero tutti.
Infine vorrei consigliarti un libro, “lo zen del tiro con l’arco”, uno dei miei libri preferiti, molto basato sulla filosofia orientale, un po’ per provocazione perché ancora sto aspettando la traduzione di quel libro di meditazione dall’estate, un po’ perché in questo articolo si parla della motivazione, della forza di volontà, mentre questo libro ti fa riflettere sul fatto che in realtà per noi occidentali, la volontà, la motivazione, la voglia di arrivare, siano per noi un freno.
Ogni tanto fa bene vedere le cose da un punto di vista opposto.
Un saluto,
Raffaele
Giulia says
Raffaele posso chiederti, dal momento che nel libro citato Lo Zen e il tiro con l’arco dici che viene rovesciato un po’ il punto di vista occidentale, in che modo lo fa? Mi hai incuriosito. Se invece temi di spoilerare troppo allora vedrò di procurarmelo..
Antonio says
Ciao Armando grazie per il tuo articolo. Volevo solo commentare il fatto che tanti bollano questi libri come “acqua calda” ma poi probabilmente nonostante i principi contenutivisi non siano nuovi sono i primi che non le applicano. Siamo abituati da questo mondo a starcene comodi e avere le cose già pronte ( almeno nella maggior parte d’Europa) ma questo non è indice di felicità ma di benessere materiale.
Applicare tanti principi sani nella vita comporta uno sforzo emotivo che a tanti non va di fare – perché aspettano la pillola magica- ma che porta a stare bene. La regolarità nell’applicarli credo sia la chiave del successo.. cosa che manca in questo mondo dove siamo bombardati da informazioni diverse che ci confondono.
Grazie ancora, sceglierò un libro dalla lista
Giovanni Vitale says
Eccellente ?