
Ciao, e benvenuto su questo mega post che parla di metodo di studio universitario.
Prenditi almeno una decina di minuti del tuo tempo per leggerlo, perché il post è di lunghezza epica!
Ma non può che essere altrimenti.
Infatti:
- Nell’università investi tanto tempo, energia e aspettative, e mentre lo fai ti circondano le pressioni di tutti quelli che si aspettano qualcosa da te. Non è facile cavarsela!
- L’università è completamente diversa dalle scuole superiori, tanto quanto sei diverso tu rispetto a quando avevi 14 anni. E quindi devi fare un salto di mentalità.
Ci prenderemo dunque il tempo di vedere insieme:
- Che cos’è, per davvero, un buon metodo di studio universitario.
- Perché il metodo di studio delle scuole superiori funziona male all’università
- Le 3 regole fondamentali per cambiare il tuo metodo di studio
- L’obiettivo numero 1 che devi avere quando studi
- Le risorse da cui devi partire per studiare meglio e meno
Metodo di studio universitario: te ne hanno insegnato uno?
Concentrati, e ritorna per un attimo nella tua mente al mondo delle scuole superiori:
- Quasi tutti i giorni per 5 anni sei più o meno obbligato ogni mattina per più di 200 giorni all’anno ad andare nello stesso posto. E alla fine ci vai anche volentieri, ci sono tutti i tuoi amici.
- Ogni giorno passi in aula almeno 5 ore, insieme a non più di 25 compagni, con i professori a distanza di starnuto.
- Hai ogni giorno compiti a casa da fare, che spesso vengono verificati.
- Hai interrogazioni periodiche, compiti in classe, pagelle trimestrali.
Il risultato di questa impostazione è che, per diplomarti, ti basta:
- Seguire un minimo in classe
- Fare quello che ti viene richiesto di fare a casa
Se invece proprio non studi per niente magari vai male, forse perdi un anno, ma alla fine ce la fai.
Con questa impostazione, di fatto non hai quasi bisogno di avere un metodo di studio. E infatti tutti si guardano bene dall’insegnartelo.
Il metodo di studio universitario
Adesso invece, pensa a come funziona l’università…
Sei più o meno abbandonato a te stesso da tutti i punti di vista, e ti ritrovi a doverti di colpo gestire tutto dalla A alla Z, fra materie e corsi impegnativi, e senza che nessuno ti abbia mai insegnato a farlo nella maniera giusta, cioè attraverso un metodo di studio adatto all’università.
Il risultato, se ti va bene, è che alla fine in qualche maniera te la cavi, ma con fatica e scazzo tripli di quello che si dovrebbe.
Se invece ti va male, vai a ingrossare le fila di quelli che abbandonano l’università, o ci rimangono per un tempo demoralizzante.
In effetti, i ragazzi che affrontano l’università italiana senza un metodo di studio efficace, o peggio, senza un metodo in assoluto, hanno davanti un’impresa disperata.
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Quando il tuo metodo di studio universitario NON funziona
All’università, una volta abbandonato a te stesso, capitano un sacco di cose spiacevoli:
- Fai molta fatica
- Prendi voti bassi
- Studi molto senza ottenere risultati
- Litighi con i genitori
- Ti senti stupidi o magari in colpa
- Ti laurei in ritardo
- Rischi di abbandonare
E imparare diventa un percorso a ostacoli in cui ti devi districare tra problemi come:
- Mancanza di motivazione
- Incapacità di concentrazione
- Scarsa memoria
- Professori menefreghisti o scarsi
- Materie molto difficili
Tutti questi problemi si possono contrastare e risolvere usando un metodo di studio universitario completo ed efficiente.
I tre primi passi del tuo nuovo metodo di studio universitario.
Come dicevo prima, sei abituato a studiare in una maniera che, più o meno, e la stessa che hai imparato alle scuole elementari o medie: leggi, ripeti, magari fai qualche schema.
Non è affatto un sistema efficiente, ma lo utilizzi da talmente tanto tempo che staccartene è faticoso.
Per imparare qualcosa di nuovo devi, come sempre, per prima cosa guardare con distacco e senso critico al metodo che hai utilizzato finora.
E poi uscire dalla tua zona di comfort per cambiare quello che è necessario.
Per questo motivo, il tuo nuovo metodo di studio universitario comincia con tre nuove regole.
#1 Smetti di studiare “a martellate”
Il metodo di studio che viene insegnato nella maggior parte delle scuole è più o meno quello di inizio ‘900: palla avanti e pedalare.
Ovvero, massacrati sui libri mentre tutti ti ripetono quanto è importante, nella vita, farsi il c**o. Prima a scuola e poi al lavoro.
Perché in questo la mentalità della nostra società è quella del formicaio, o dei padroni di miniera del 1800…
Stai sui libri 2 ore e non hai risultati? Stanne 3!
Ci stai 3 ore e ancora nessun risultato? Staccene 4.
Ce ne stai 4 e ancora non basta? Staccene 7, 9 , 14 o quanto sia necessario.
Non ce la fai ancora?
Bè, sei comunque uno scansafatiche, o al limite “non sei portato”.
Tutti insomma sono preoccupatissimi che tu faccia di più, mentre quasi nessuno ti dice che le cose si possono fare in maniera più intelligente.
Così, a parte pochi eletti, anche chi (e in percentuale non sono molti) termina l’università con successo spesso lo fa con grande fatica, e senza avere sviluppato davvero un metodo di studio efficace.
Ce la fa cioè “a martellate”, con uno sforzo di volontà e una quantità di lavoro enormi, e soprattutto non necessari.
#2 Sconfiggi la mentalità del formicaio
Per sviluppare un metodo di studio che ti tiri fuori dal formicaio devi cambiare questi paradigmi in cui ti sei ritrovato immerso.
Un momento però!
Magari sei fra quelli cresciuti secondo il mantra del lavorare duro, uno di quei ragazzi a cui l’unica cosa che hanno saputo dire nei momenti di difficoltà è stato sempre “non fai abbastanza, sbattiti di più”.
E quindi ti sei convinto anche tu che non esistono scorciatoie, sistemi, strategie.
E che l’unica strada per andare avanti è farti il culo sui libri leggendo e ripetendo, mentre tutto il resto è magia nera.
Allora capiamoci subito:
Lavorare duro ha i suoi lati positivi, ma non è una buona ragione per diventare ottusi.
Ci sono ragazzi che si laureano col massimo dei voti studiando non più di due-tre ore al giorno.
Non sono geni, sono solo ragazzi che hanno imparato nuove strategie e hanno così scoperto che il successo nello studio non si ottiene solo lavorando di più, ma anche e soprattutto lavorando meglio.
Quindi la prima cosa che devi toglierti dalla testa per imparare un buon metodo di studio universitario è proprio quest’idea del lavoro duro come panacea di tutti i mali ma anche alibi per tutti gli insuccessi.
#3 Trova il tempo per cambiare
Immagina di essere un saggio, uno di quelli tipo il maestro Yoda in Guerre Stellari, e immagina che stai camminando in una foresta, una di quelle con alberi così grossi che non sei in grado di abbracciarne completamente uno con le tue braccia.
Improvvisamente ti imbatti in un uomo impegnato febbrilmente a tagliare un albero.
Hai un sussulto di ecologia, ma poi ti rendi conto che l’albero non solo è vecchio, ma marcio, grande, e minaccia di cadere da un momento distruggendo la casa dell’uomo.
“Che cosa stai facendo?”
Chiedi all’uomo, più che altro per iniziare una conversazione e vedere se ha bisogno di qualcosa.
L’uomo ti risponde seccato, senza neanche alzare lo sguardo dal suo lavoro:
“Non lo vedi? Sto cercando di buttare giù questo maledetto albero, prima che lui butti giù me e tutto quello che mi è più caro.“
Guardi la sua faccia stanca e preoccupata e gli domandi:
“Da quanto tempo ci stai lavorando? Sembri sfinito”
“Da più di otto ore”
Risponde lui.
“Mi fanno male le braccia e la schiena, sono distrutto, ma devo andare avanti e finire il lavoro, quindi vattene”
L’uomo sembra disperato, così guardi l’ascia con cui sta colpendo l’albero e ti rendi conto che è così consumata da sembrare un martellone. Gli dici allora:
“Perché non smetti per qualche minuto, e mentre riposi affili l’ascia con cui stai lavorando? Ti posso aiutare a farlo, e sono sicuro che dopo andresti molto più velocemente“
L’uomo si volta per un attimo verso di te con l’aria confusa, poi ti guarda come se fossi un matto e dice:
“Non ho tempo né per riposarmi, né per affilare l’ascia! Non vedi che sono troppo occupato a tagliare l’albero?”
Il comportamento di quell’uomo, che appare così chiaramente assurdo nella metafora, è il comportamento della maggior parte della gente quando affronta la vita.
Sono talmente impegnati a fare che si dimenticano completamente di imparare a fare meglio.
E così, la maggior parte degli studenti sono così impegnati a studiare che si dimenticano di imparare a studiare.
Ma è logico lavorare così?
L’obiettivo #1 di un buon metodo di studio universitario: renderti libero e felice
Pensaci su … Quando studi felice e velocemente, sicuramente ottieni grandi risultati.
Mentre il contrario non è sempre vero!
Perché la mentalità del formicaio rende la vita un inferno, e non ti fa né studiare meglio, né ottenere migliori risultati.
Anzi, finisci poi per usarla come alibi:
- Ho passato il pomeriggio sui libri, ma proprio non riesco studiare!
- Ho fatto il possibile ma è andata male!
- Ci ho lavorato su tutta la notte ma non c’era abbastanza tempo!
Il 90% delle volte queste frasi sono gli alibi di chi sa solo fare di più, ma mai meglio. E questo capita perché si è pigri, e non si vuole mai provare qualcosa di nuovo.
Ora, lo sai qual è il problema principale dei lettori che mi scrivono?
Non è certo il “successo” nello studio.
Ma è la sofferenza e lo stress che la preparazione degli esami si porta dietro.
Gli studenti cioè vogliono andare bene, ma vogliono soprattutto stare bene
Per questa ragione un buon metodo di studio universitario non si occupa solo di tecniche di studio, ma anche di quello che frulla nella tua testa.
E in questa maniera:
- Si impara a studiare velocemente e bene
- Si trovano soluzioni intelligenti
- Si applicano strategie meno convenzionali
- Si fa tutto meglio e più in fretta
Perché sono queste le cose che veramente ti rendono capace, libero, e protagonista della tua vita e delle tue scelte.
Cioè, in una parola, felice.
Non, semplicemente, “farsi il culo”* come un asino.
*Nota: conta però che occasionalmente il culo te lo dovrai fare, ma ti farà bene, forma il carattere.
Il mio metodo di studio universitario
Perché un metodo di studio universitario sia efficiente, lineare e semplice deve essere completo ed equilibrato.
Lo dico perché mi rendo conto, da quello che mi scrivono i miei lettori, che in generale tutti danno troppa importanza a questo o quell’aspetto singolo.
Mentre il vero problema, come sempre, sta nell’equilibrio dell’insieme.
E infondo non è così complicato sviluppare un metodo di studio efficace e completo: prova a fartene una idea leggendo questo articolo sui 5 elementi fondamentali che lo compongono.
Soprattutto i miei studenti di tecniche di memoria vivono nell’ illusione che, una volta imparate le tecniche, tutti i loro problemi di studio siano risolti.
Ma non è affatto così!
Certo, le tecniche sono molto potenti, e possono aiutare a mascherare tanti difetti di preparazione.
Ma studiare è un’attività complessa, di cui la memorizzazione è solo una parte.
Faticosa, ma pur sempre una parte.
Magari infatti hai sviluppato una super memoria.
Ma se hai perso la motivazione e non hai voglia di studiare, quel poco tempo che passi sui libri è frustrante e faticoso come i lavori forzati.
Continui a stare nel formicaio, solo lavorando meno!
Magari invece sei molto motivato e volenteroso ma fai fatica a memorizzare
In questo caso otterrai dei risultati, ma con uno sforzo enorme.
O magari studi velocemente ma non sai organizzare il lavoro
In questo caso passerai probabilmente gli esami, ma mettendoci più tempo del necessario.
O arrivando cronicamente in ritardo per poi stressarti e sfiancarti l’ultima notte prima del test.
Risorse e strategie per migliorare il tuo metodo di studio
Gli inglesi chiamano “one trick dog” (il cane che conosce solo un trucco) quelle persone che hanno un unico punto di forza, una unica risorsa. E al di fuori di essa non sono in grado di cavarsela.
Lo scopo di un metodo di studio invece è andare al di là della singola tecnica e farti diventare uno studente pieno di risorse e di soluzioni.
Nel blog de GliAudaci troverai quello che serve per:
- Migliorare la tua concentrazione mentale
- Ritrovare la voglia di studiare
- Imparare la lettura veloce e lo skimming
- Utilizzare le mnemotecniche
- Prendere appunti come un campione
E molto altro ancora.
Leggi gli articoli, prova e riprova le strategie che consiglio, cerca di capire quello che fa per te e quello che invece non ti serve e non ti interessa … Ma sopratutto, mantieni aperta la tua mente e alta la tua voglia di cambiare!
Un saluto. Armando.
Luciano dice
Ciao Armando, in futuro uscirà anche una versione cartacea ?
Complimenti per il Blog e grazie per tutti i preziosi consigli , saluti!
Armando Elle dice
Ciao Luciano, il cartaceo farebbe lievitare i costi, per stampa e spedizione. La cosa più semplice è se stampi tu stesso il file, non l’ho specificato ma è ovviamente possibile e permesso farlo. Un saluto
Luciano dice
Grazie della risposta Armando, sicuramente lo acquisterò.
Saluti
Angela dice
Sarebbe la soluzione ideale per mio figlio. Studia un Sacco di ore al giorno ma non riesce a memorizzare. Si stressa e si demoralizza molto perché rimane con un pugno di mosche nelle mani. Cosa si può fare ha applicato un metodo di studio ma dice che lo sforzo di immaginazione lo spreme.Ditemi voi.