
In un recente articolo sul metodo della ripetizione dilazionata ho accennato al metodo Pimsleur, un sistema di apprendimento delle lingue straniere molto popolare all’estero (in particolare nei paesi anglosassoni) e quasi sconosciuto in Italia.
Ho ricevuto alcune mail che mi chiedevano informazioni più dettagliate, e ho quindi deciso di fare una recensione del metodo Pimsleur direttamente qui sul blog degli audaci, basandomi sulla mia esperienza nell’utilizzarlo per imparare il cinese ed il tedesco.
Come funziona il metodo Pimsleur
Il metodo Pimsleur, sfruttando la moderna mnemotecnica della ripetizione dilazionata, cerca di mimare, nelle intenzioni del suo inventore (il linguista statunitense Paul Pimsleur), il meccanismo naturale con il quale i bambini apprendono la loro madrelingua.
E poiché essi lo fanno semplicemente ascoltando e ripetendo, senza utilizzare scrittura e lettura almeno fino ai 5-6 anni, anche il metodo Pimsleur si basa solo su ascolto e ripetizione: non c’è parte scritta e non c’è quasi nessuna spiegazione grammaticale.
Si presenta quindi come una serie di registrazioni audio, normalmente divise in 3 livelli da 30 registrazioni ciascuna, e in cui ogni registrazione dura in media 25 minuti (in realtà nelle più recenti versioni, e per qualche lingua, c’è qualcosa- poca roba -di scritto).
Il meccanismo di apprendimento attraverso il metodo Pimsleur sfrutta 4 principi fondamentali:
- Metodo della ripetizione spaziata
Le parole/frasi vengono ripetute a intervalli prestabiliti, ritenuti ottimali da Pimsleur per ottenere una memorizzazione a lungo termine. Quindi per esempio una parola viene presentata all’inizio di una lezione, poi ripresentata dopo qualche minuto, e poi di nuovo verso la fine della lezione. Poi, a intervalli sempre più lunghi, viene ripresentata nelle successive lezioni sfruttando il fatto, scientificamente dimostrato, che si ricorda meglio con poche ripetizioni su lunghi intervalli di tempo che con tante ripetizioni in un intervallo di tempo breve. - Anticipazione
I corsi di lingua comunemente richiedono allo studente di ripetere seguendo un istruttore, in maniera passiva. Pimsleur sviluppò una tecnica a “sfida e risposta“ , in cui allo studente veniva chiesto di raggiungere la frase corretta nella lingua obiettivo, la quale veniva poi confermata. Questa tecnica sviluppava un modo attivo di apprendere, richiedendo allo studente di pensare prima di rispondere. Pimsleur ritiene che il principio di anticipazione rifletta meglio le conversazioni della vita reale dove colui che parla deve rievocare velocemente una frase dalla memoria (cfr wikipedia) - Vocabolario di base.
E’ noto che, anche se una lingua è fatta da decine di migliaia di parole, normalmente se ne usano molto meno; pare in effetti che bastino un migliaio di parole per destreggiarsi nel 90% delle situazioni. Questo principio di efficienza, inizialmente sviluppato da Pareto in ambito economico, e conosciuto anche come principio 80/20, si è esteso rapidamente e con successo anche ad altre discipline. E così il sistema di apprendimento Pimsleur si concentra sulla memorizzazione delle parole più comuni, selezionandole accuratamente. - Apprendimento organico.
Il metodo Pimsleur cerca di lavorare su vocabolario, grammatica e pronuncia tutto in una volta, cercando nel frattempo anche di insegnare frasi che hanno un uso pratico nella vita quotidiana. Proprio come capita ai bambini che imparano a parlare. Al contrario, nella maggior parte dei metodi tradizionali, si tende a distinguere fra “grammatica”, “conversazione”, vocabolario”, a spese dell’organicità dell’apprendimento.
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I pregi del metodo Pimsleur
- Si lavora moltissimo sulla pronuncia e sulla comprensione
Le parole più complesse vengono spezzettate in semplici sillabe, che devi ripetere una per una, per poi riunirle tutte insieme. Il ritmo della frase e la fonetica vengono presentati e ripresentati in maniera così maniacale che alla fine è impossibile non sviluppare un buon accento. Direi che da questo punto di vista, almeno secondo la mia esperienza, il metodo Pimsleur è semplicemente il numero 1, anche superiore alle lezioni con madrelingua. - Il meccanismo dell’anticipazione rende lo studio attivo
Ti vengono continuamente poste domande relative a cose che hai imparato in una lezione precedente, e alle quali devi rispondere in qualche secondo, prima che il tutor ti dia la soluzione corretta. Questo meccanismo, simile a una interrogazione, mette la giusta pressione che serve per frugare nella memoria e ricordare attivamente quello che si è appena imparato. Questo processo attivo migliora moltissimo il ricordo. - È un metodo molto pratico
Non hai bisogno del computer, non hai bisogno di andare a lezione, non hai bisogno di avere un libro dietro …. Basta scaricarti le lezioni sul cellulare e puoi studiare in qualunque momento, sfruttando i mille tempi morti di una giornata. Nella vita moderna, questo è un pregio quasi inestimabile. - E`un rullo compressore
Esattamente come un bambino alla fine impara la sua lingua, che lo voglia o no, anche tu con il metodo Pimsleur imparerai perfettamente tutti i contenuti delle lezioni. A meno di addormentarti mentre ascolti, l’istruttore è così martellante e l’apprendimento così strutturato e progressivo che non c’è verso di non imparare. Da questo punto di vista è ideale per i pigri: non c’è bisogno di pensare o sforzarsi più di tanto, basta mettersi le cuffie una mezz’ora al giorno, e seguire le istruzioni.
I difetti del metodo Pimsleur
- È costoso: per ogni livello, composto da 30 lezioni di 25 minuti, si spendono circa 120 euro. Ora, rispetto a prendere lezioni con un professore è relativamente economico, ma rispetto ad altre opzioni è decisamente più caro.
- È noioso: il contraltare del lavoro maniacale che si fa sulla pronuncia e sulla ripetizione delle frasi è che certamente non è un metodo divertente. Se già fare una lezione al giorno è palloso, farne due è micidiale.
- È limitato: lavorando così intensamente e in profondità su un core di parole/frasi, chiaramente ne risente l’ampiezza dello studio. In 38 ore di lezione non si imparano più di 6-700 parole, e una ottantina di strutture di base grammaticali. Un po’ pochino, anche secondo i criteri di Pareto.
- Non c’è parte scritta o grammatica: anche questa è una conseguenza dell’impostazione naturale del metodo. Gli studenti “visuali” soffrono per non poter utilizzare la scrittura e la lettura come strumenti ausiliari di memorizzazione. Quelli “analitici” (io sono fra questi ultimi) soffrono per la totale mancanza di spiegazione e sistematizzaione delle regole grammaticali
- Devi sapere l’inglese a un livello almeno decente: il metodo esiste solo con istruzioni in inglese. Anche se non sono complesse, è comunque necessario poterle capire, e per farlo serve un inglese almeno decente.
Ma allora, vale la pena utilizzare il metodo Pimsleur?
Con tutti i difetti che ho elencato, avrai pensato che il sistema Pimsleur sia uno spreco di tempo e soldi! E invece, secondo me, a suo modo funziona in maniera eccezionale, e vale senz’altro la pena utilizzarlo. Se non altro per tutte le lingue che siano molto diverse dall’italiano.
Infatti l’enorme lavoro che si fa su fonetica, vocabolario e strutture di base rende il metodo Pimsleur ottimo per lingue come tedesco, arabo, russo, cinese … Sarebbe invece assurdo usare il metodo Pimsleur per spagnolo, francese, portoghese, rumeno… per queste lingue, il metodo Pimsleur è troppo lento, in quanto trattandosi di lingue latine che assomigliano abbastanza alla nostra non c’è bisogno di un lavoro così maniacale sulla fonetica e le strutture.
Alla fine di un corso Pimsleur avrai poche idee, ma molto, veramente molto chiare. E sarà facile a quel punto espandere ulteriormente la conoscenza della lingua, soprattutto attraverso l’acquisizione di nuovo vocabolario.
Cosa relativamente facile se conosci qualche tecnica di memorizzazione rapida, ed in particolare il “metodo della parola chiave”, che approfondisco nell’articolo “memorizzare parole straniere con facilità grazie al Keyword Method”.
Con un grande vantaggio: che sarai in grado di pronunciare il nuovo vocabolario in maniera corretta fin dall’inizio, poiché il Pimsleur ti insegna la pronuncia a martellate, e non c’è verso di non impararla bene.
Questo fatto è particolarmente importante perché mentre lavorando un po’ su vocabolario e grammatica è facile espandere la conoscenza di una lingua, correggere un pessimo accento è molto difficile.
Pensaci su…. Un bambino inglese di 5 anni conosce si e no 300 parole, e pochissima grammatica; eppure quando parla inglese suona meglio di te che l’hai studiato anni e anni a scuola; e, a differenza tua, è in grado di riconoscere e riprodurre correttamente qualunque parola, anche senza conoscerne il significato e senza saper scrivere! Per lui, progredire, è quasi solo una questione di vocabolario. Tu, invece, non finirai mai di limare pronuncia e comprensione, e anche dopo tanti anni di studio ti ritroverai a dire, ogni tanto “ma questo tizio che cavolo ha detto?”
Il posto migliore per comprare il Metodo Pimsleur
Il metodo Pimsleur non è facile da trovare in Italia, ma questo non è un grande problema. Si può ordinare direttamente dal sito ufficiale americano, che secondo me è la soluzione migliore perché più garantita ed economica.
Puoi comprarlo o in CD (ti arriva un pacchettone a casa con tanto di custodie etc.), o scaricarlo come MP3 su computer, telefono e via dicendo. E’ senz’altro la soluzione più pratica ed economica, anche perché il file MP3 non si rovina né si perde come può capitare ai CD. Inoltre, se il prodotto non ti piace ed eserciti il recesso entro 30 gg, i CD li devi rispedire a tue spese negli Stati Uniti, mentre il file viene inattivato e la cosa finisce là.
Il vantaggio del file è anche che, se lo metti sul cellulare, ci sono più probabilità che utilizzerei il metodo quotidianamente: infatti, con tutti i tempi morti che ci sono in una giornata, fare mezz’ora di Pimsleur non è difficile se ce lo hai sempre dietro.
In effetti mi chiedo perchè facciano ancora i CD.
Ecco il link alla home page sito ufficiale Pimsleur Language Programs . O, di seguito il link pubblicitario diretto dove puoi trovare lezione gratuita e 10% di sconto:
Cosa fare per superare i difetti del metodo Pimsleur?
Con uno dei lettori del blog, Alessandro ho avuto un lungo scambio di email in cui si è parlato anche di lingue, e gli ho proposto quello che secondo me può essere uno schema ideale per incorporare il metodo Pimsleur nello studio di una lingua, e trarne il massimo vantaggio (al minimo costo):
- Spararsi in un mese, al ritmo di una al giorno (25 minuti) le 30 lezioni del primo livello del metodo Pimsleur. In questa maniera impari benissimo la pronuncia, le strutture grammaticali di base, e 2-300 parole. La spesa, per un risultato di questo tipo, è assolutamente ragionevole.
- Dal quindicesimo giorno, una volta cioè che la pronuncia abbia cominciato a entrarti in testa per bene, mettiti a studiare il vocabolario con il metodo della parola chiave o con le flashcards o con entrambi, per 35 minuti al giorno, così aggiungi una ventina di parole tutti i giorni.
Alla fine del mese ti ritrovi che:
- Hai già un ottimo accento
- Conosci in maniera “naturale” la grammatica di base (anche se non ne conosci le regole)
- Conosci benissimo circa 5-600 parole (metà da Pimsleur e metà con il sistema flashcard/parola chiave)
Non solo sarai in grado a questo punto di destreggiarti con accento quasi perfetto in tante situazioni di tutti i giorni, ma avrai posto basi molto robuste per lo studio successivo.
Il tutto studiando un’ora al giorno per un mese, con l’unica spesa, da circa 120 euro, del primo livello del metodo Pimsleur.
A quel punto, devi decidere come proseguire, anche a seconda delle tue esigenze.
Io, personalmente, (ti ho raccontato esattamente quello che ho fatto utilizzando il metodo Pimsleur per il tedesco ), sono andato avanti studiando solo parole per un’ ora al giorno, senza acquistare gli altri livelli del metodo Pimsleur (penso invece che lo farò per lo studio del cinese, vista la sua maggior complessità), e alla fine del secondo mese avevo 1600 parole di vocabolario e una discreta destrezza nell’utilizzo della lingua (1600 parole, come insegna Pareto, sono moltissime, se le hai scelte bene).
Ho anche acquistato un libro di grammatica tedesca “attiva”, più che altro per consultazione. Essendo io un “analitico” mi trovo meglio psicologicamente (non sai quanto è importante la psicologia quando studi!) ad avere referenze strutturate, ma ci sono persone che, avendo uno stile di apprendimento diverso, possono farne a meno.
Alla fine del secondo mese, 60 giorni dopo aver iniziato a studiare tedesco da zero, ero già in grado di leggere un normale quotidiano capendo quasi tutto, seguire abbastanza le serie tv in tedesco, e muovermi a Monaco (dove tra l’altro hanno un accento strano) in maniera molto disinvolta un po’ per tutto: dai convenevoli a qualunque tipo di interazione in albergo, ristorante, museo, ecc. E avevo un accento così buono che il mio livello di tedesco veniva percepito come molto più alto di quello che in effetti era.
Un po’ più difficile invece era seguire le canzoni su youtube (altro esercizio da fare), un po’ perché hanno le rime, un po’ perché usano tante parole poco comuni, un po’ perché il cantato non si percepisce chiaramente come il parlato.
Chiaro che fra imparare bene una lingua ed essere madrelingua ci sarà sempre una differenza. Anche perché il metodo Pimsleur mima l’apprendimento dei bambini, ma il tuo cervello non ha più la plasticità di quando avevi 4 anni, e quindi il risultato non sarà mai, comunque, lo stesso. Sarà però molto migliore che con i soli metodi tradizionali: ho amici che hanno studiato tedesco per due anni in costose scuole di lingua e non hanno un accento preciso come il mio.
Se ti appassionano le lingue ma non hai tanto tempo e vuoi approfondire un po’ come fare, ti consiglio ancora una cosa: leggi l’articolo Come imparare una lingua anche se non sei più un bambino, e avrai un quadro d’insieme preciso per decidere come muoverti.
Se, come molti, sei interessato all’inglese, ecco il link per imparare l’inglese con il Pimsleur (ricorda però quanto ti ho detto sopra!).
L’Inglese per gli chi parla italiano
Infine …. Quest’articolo mi è costato tempo e lavoro! Se ti è piaciuto e pensi possa essere utile a qualcuno che conosci, condividilo con i tuoi amici su Facebook. Mi farai contento e aiuterai il mio lavoro!
Un saluto, Armando.
Kris dice
Ciao,
Nel tuo articolo dici che il metodo Pimsleur non e’ adatto per lingue simili all’Italiano. Io sono gia’ fluente in inglese, che metodo mi consigli per imparare il francese o lo spagnolo? Che ne pensi di Assimil?
Grazie
Jolanda Modica dice
Buonasera, vorrei avere il link per comprare le lezioni di inglese con il metodo Pimsleur.
Le spiegazioni sono in italiano?
Andre dice
Ciao,perchè non provate Lingq? li è pieno di flash cards!
Armando Elle dice
Lingq è un buon prodotto, ma completamente diverso.
Infatti non lavora bene come il Pimsleur rispetto all’accento. Ed è meno strutturato.
Un principiante progredisce molto più rapidamente con Pimsleur che con Lingq.
Lingq lo può invece aiutare ad arricchire la lingua che studia una volta che abbia raggiunto un discreto livello.
marzio dice
Per chi vuole imparare l’inglese il metodo pimsleur è ottimo ma è indicato solo per chi è completamente digiuno della lingua dal momento che sono disponibili solo i primi 2 livelli. Per chi vuole imparare le altre lingue è necessario che conosca l’inglese almeno a livello C2
Armando Elle dice
Ciao Marzio, credo che tu faccia un errore. Ll livello C2 è il livello massimo del quadro normativo dell’Unione Europea. Praticamente bilingue. Forse neanche io, che ho fatto corsi di anni e anni e ho seguito un anno di università in inglese riuscirei a prendere il C2. Mentre per il Pimsleur basta molto, molto meno per seguire le istruzioni in inglese. Le istruzioni sono “listen”, repeat after me”, e poco altro.
Le frasi partono dalle basi: “I speak …” “where is ..” etc. Per utilizzare il Pimsleur su una lingua straniera ci vuole veramente poco, anche se le istruzioni sono in inglese.
Mi spingerei a dire che per usare il Pimsleur per qualsiasi lingua, basta un livello di inglese elementare.
Giulio dice
Mi sono convinto di comprarlo dopo aver letto l’articolo (molto ben fatto) e i vari commenti e aver ascoltato e fatto la lezione di prova,
ma non riesco!
Mi spiego meglio sul sito ufficiale c’è lo sconto eccetera ma :
1) mi viene il prezzo in peso o altra moneta, quindi non so quanto sto pagando
2) non distinguo se sto comprando cd o mp3
Si può comprare da qualche altra parte con istruzioni in italiano così da non sbagliare?
Sergio dice
Salve complimenti per l’esaustiva presentazione del metodo Pimsleur. Io vi sono interessato per lo studio della lingua inglese, e a tal proposito vorrei chiederLe: esso ha ad oggetto American English o British English ?
Grazie per l’attenzione
Armando Elle dice
Grazie!
Pimsleur fa un prodotto specifico per gli italiani che vogliono imparare inglese; ho ascoltato una lezione di prova è l’accento è chiaramente americano: Non escludo comunque che ci siano anche delle lezioni focalizzate su altri accenti, ma il grosso del corso è american.
Sergio dice
Ciao grazie per l’esaustiva presentazione, ora non ho più dubbi sulla validità rispetto alle mie esigenze, del Pimsleur. C’è solo un’ultima informazione che mi manca per decidere se acquistarlo o meno per lo studio della lingua inglese: il corso ha ad oggetto American English o British English ? Grazie per la tua attenzione
Vilma Barrantes dice
Buona sera, per favore dove posso comprare il Metodo Pimsleur per imparare il tedesco. Ringrazio molto una risposta .
Vilma.
Armando Elle dice
Ciao Vilma, ti cerco un link e te lo posto prima di stasera
Sabato dice
Ciao Armando, allora passo a darti una sorte di promememoria del metodo che sto usando e ti dico che riducendo la ripetizione a 5 carte e utilizzando i consigli che il testo da, la cosa per uno come me anzianotto e duro di comprensorio funzionicchia non male, adesso avrei una necessità che non sono se è possibile farla, ho necessità di inserire il testo in inglese con a fianco la traduzione in italiano e vorrei dargli una sorte di formattazione più diciamo corretta e pulita anzichè una di fiano all’altra, è possibile? Noto che nella parte di sx ci sono istruzioni in css ma non riesco a capire come formattare ripeto è possibile farlo? Poi ho risolto il problema che citavo nel post precedente, dunque poi se può servire questa è la procedura che seguo e vedo che funziona:
1) Inserisco il testo in inglese con la sua traduzione a fianco + file audio;
2) Frase per frase (carta per carta) il testo viene ripetuto con l’inserimento del figurato + la traduzione in italiano + file audio;
3) Frase solo in inglese con file audio;
4) Un esercizio con traduzione inserita nel retro;
5) Frase per frase (carta per carta) con parole mancanti, traduzione in italiano ed aggiunta di file audio.
Ovviamente per quest’ultima parte non essendoci la possibilità di inserire il testo a tastiera tocca scriverselo su carta; a proposito hai pensato come fare?
Ciao sabato
Sabato dice
Il metodo della parola chiave o con le flashcards può essere sostituito da un sw come il Rosetta Stone oppure il Gratis DuoLinguo? O l’inglese Pimsleur completo (entrambi i 2 volumi), l’associazione che tu dicevi sopra nel post (complimetni comunque) tra il Pimsleur e le flashcards conviene farle fino alla fine? Col metodo Pimsleur effettivamente o imparato molto di più di quanto abbiano fatto gli altri metodi ma sonon, purtroppo, amante delle pappe pronte, semprechè i due sw sopra citati per te non sono idonei, quali falshcards usare da inserire nel sw apposito?
Mi fermo per adesso altrimenti ti riempio la testa di domande :-))
p.s.
Non ho la necessità di saper parlare un perfetto inglese ma quanto meno andando lì (ho una figlia che lavora in UK) so districarmi da solo e non devo essere sempre accompagnato.
Armando Elle dice
ciao, l’unica cosa che mi piace di Rosetta Stone è il nome… l’ho provato per qualche tempo e l’ho abbandonato. DuoLinguo almeno ha il pregio di essere gratuito.
L’associazione pimsleur flashcards va fatta il più possibile. Per flashcards da inserire, dipende dal tuo livello di partenza. su anki ci sono mazzi un pò di tutti i tipi, ma l’ideale è se te le costruisci tu (per es. Fai elenco di 10 situazioni tipiche di quando vai in UK da tua figlia, e fai le flashcards relative ad esse). Un ultima cosa: ti consiglio di dare anche un’occhiata al metodo Assimil; un pò obsoleto da un punto di vista tecnico, ma ottimo, ed esiste in versione base ed avanzato
Sabato dice
Ciao e grazie per la risposta, sotto l’aspetto del costruirsi da solo una flash cards da solo va bene ma vorrei un consiglio da parte tua, ho qualche piccolo problema di DSA – Disortografia e Discalculia, quindi per le lingue buie come l’inglese non è proprio il massimo studiarle, so che il problema potrebbe spiazzarti ma non credo.
Assimil tengo sia la vecchia che la nuova versione, quando si dice con l’acqua alla gola a tutti i costi :-(
Restando in attesa Ciao
Sabato dice
Credo di averti risposto ma non vedo il post inserito bho!! Cmq ripeto modificando a quello che ho scritto prima, intanto ti ringrazio della risposta che la vedo molto interessante, dunque io di Assimil ho l’ultima versione come anche della prima, volendo creare dei mazzi utilizzando proprio le frasi di conversazioni che sono sul libro di assimil ed associandoli ai file mp3 allegati, potrebbe essere cosa interessante? Praticamente sono nozioni di vita reale, essendo un po ostico mi spiegheresti o mi indicheresti un metodo facile per creare ed associare sia file mp3 e perchè no immagini a mazzi in Anki? Sw quest’ultimo che vedo ottimo ed open source.
Ciao Sabato
Armando Elle dice
Ciao, in parte ti sei risposto da solo rispetto all’altra domanda; se hai un po’ di DSA, focalizzati sull’ascolto creando flashcard con parte acustica, e tralascia la parte scritta. A meno di esigenze specifiche, è sempre meglio aumentare le capacità di listening and speaking rispetto a quelle di writing/reading. Puoi anche provare a utilizzare, invece che la parola scritta con l’alfabeto inglese, la sua trascrizione in alfabeto fonetico internazionale. Anche se il problema di DSA persiste anche con esso, potrebbe essere più lieve, almeno per l’inglese. Ma è più un’idea che una certezza, e non ho trovato su internet conferme (nè smentite). Per quanto riguarda un metodo di creazione mazzi con suono incorporato, domani o dopodomani posto sul sito un pdf gratutio da scaricare (lo troverai sotto gli articoli di lingue) dove ho costruito come esempio 10 flashcard per il tedesco, inserendo la pronuncia cliccabile con un metodo artigianale ma efficace, utilizzando le risorse gratuite di Forvo e Google Translate. Per un tutorial completo su come fare flashcard con pronuncia associata, dammi qualche giorno e lo metto sul sito come post, visto che me lo hanno chiesto in diversi. Un saluto!
Sabato dice
Ottimo, io per quanto riguarda la creazione dei mazzi utilizzando Anki ho cercato di fare dei tagli al file mp3 riguardante la lezione ed associarla al testo, quindi prendendo il testo di Assimil che in realtà sono delle conversazioni di vita reale, creo una carta, fronte, in inglese, associo ad esso il parlato, tagliato dal file mp3, e metto sul retro la traduzione in italiano insomma una sorte di sottotitoli a comando, per la pronuncia cliaccabile quella è molto interessante restaimo in attesa ;-))
Ciao
Sabato dice
Insomma voglio cercare di creare delle carte con frasi di senso compiuto anzichè singole parole quindi ti faccio un esempio:
Fronte – Hello, Mike. – Aggiunta file mp3 tratto da un inglese madre lingua;
Retro – Ciao, Mike.
Adesso vorrei aggiungere, ancora non so come, un nuovo Fronte con la pronuncia figurata:
Fronte Figurato di Hello, Mike – Helou, maik.
Poi sempre riferito a sopra carte di esercizi di aggiunta frasi mancanti.
Che te ne pare?
Armando Elle dice
é un’ottima idea, tra l’altro mentre fai la flashcard già avrai un rinforzo mnemonico enorme. La scelta delle frasi sarà fondamentale per ottimizzare l’efficacia delle flashcard; ti consiglio di prendere uno di quei mini libri di frasi da 6 euro divisi per situazioni, ed usarlo come base per scegliere le frasi che pensi ti serviranno di più.
Sabato dice
Ho ricreato la mia prima lezione e credo che adesso va più che bene, se serve a qualcuno basta farlo sapere, creo il mazzo con inserito sul fronte la frase in inglese poi sotto ci ho aggiunto la frase in figurato, poi creo il retro inserendo la traduzione in italiano e in contemporanea parte il file mp3 in inglese, noto un maggior rafforzamento e mi confronto con quello che ho letto prima in figurato dando solo uno sguardo alla frase scritta in perfetto inglese, adesso vorrei solo aggiungere un esercizio con parole mancanti e, non so se è possibile farlo, quando hai inserito la parole parte il file mp3 in inglese, questo sarebbe bello.
p.s.
Notizie che ho preso ed adattate da un altro sito (autocrescita)