
Ci sono diversi articoli sul blog dedicati a chi studia giurisprudenza.
Per esempio,
in Come studiare diritto privato, viene spiegato quanto sia importante impadronirsi della terminologia e della logica del ragionamento giuridico
in 9 articoli indispensabili del codice civile (e come impararli), ci sono esempi pratici di come si memorizza un articolo
Molti studenti di giurisprudenza mi hanno scritto dicendomi di come, grazie ad essi, siano riusciti a velocizzare il loro studio.
Mentre qualcuno si è invece lamentato di non riuscire assolutamente ad applicare le tecniche (vedi per esempio la mia risposta a una studentessa di diritto).
Ma sai chi davvero ha tanti problemi a studiare diritto?
Chi fa una università diversa da giurisprudenza e di colpo si trova ad affrontare un esame che è pieno di cose giuridiche!
E credo ci sia almeno un esame di questo tipo in ogni corso di studi universitario italiano.
Il problema non è solo la oggettiva difficoltà di ricordare numero e contenuto di un articolo. C’è anche la paura per il fatto che si tratta, apparentemente, di qualcosa di completamente nuovo.
Ho chiesto allora a Raffaele, uno studente di medicina che scrive per GliAudaci, di preparare un esempio di utilizzo delle mnemotecniche proprio per questo tipo di esami.
Gli lascio allora la parola!
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Come ho usato le tecniche di memoria per il mio esame di Igiene
di Raffaele Lisisco
“Oggi voglio condividere con voi un esercizio per applicare assieme le tecniche di memoria agli argomenti giuridici di un esame di medicina.
Ovviamente il tema è abbastanza specifico, ma credo che il modus operandi si possa applicare anche a molti altri esami.
Prima di iniziare però, vorrei fare una precisazione: anche se sembra paradossale, io odio imparare i concetti a memoria!
Ed è proprio per questo che mi sono avvicinato al mondo delle mnemotecniche: per risparmiare tempo per qualcosa che proprio non mi va giù, e per rendere il processo della memorizzazione un po’ più vario e interessante che non “leggere e ripetere”.
Cominciamo!
Azioni preliminari: cosa fare prima della memorizzazione
Se segui il blog di Armando Elle da un po’ di tempo, saprai sicuramente che le tecniche di memorizzazione non sono il primo step, bensì l’ultimo, di un metodo di studio efficace. (vai all’articolo sul metodo di studio universitario)
Se usi lo schema classico di studio, cioè aprire il libro da pagina uno e andare avanti cercando di memorizzare ogni cosa, non solo incontrerai grandi difficoltà, ma perderai davvero un sacco di tempo.
Ritrovandoti magari a metà libro dopo diversi giorni, e senza ricordare nulla quasi di quanto hai studiato all’inizio.
Se invece vuoi studiare velocemente e bene, devi costruire il più velocemente possibile una ” familiarità di base” con l’argomento da studiare.
Il che significa che devi:
- Leggerlo rapidamente (preferibilmente prima tramite skimming, e poi lettura veloce)
- Elaborare concettualmente il testo
- Individuare gli argomenti principali
- Magari anche segnare le parole chiave che a quegli argomenti si riferiscono
Senza preoccuparti più di tanto di ricordare! (Cosa che, comunque, già in questa fase, un po’ avverrà in maniera naturale)
Solo dopo che, con questi passaggi fondamentali, avrai individuato i concetti a cui dare priorità e i dettagli da ricordare a memoria, puoi davvero cominciare a preoccuparti di memorizzare.
E lo puoi fare utilizzando le mnemotecniche!
Come? Te lo mostro con un esempio, tratto dal mio studio dell’esame di Igiene e Medicina del Territorio.
Selezione del materiale: cosa ricordare
Per iniziare la memorizzazione, bisogna selezionare il materiale da ricordare.
E, soprattutto se si tratta di “dati puri” (cioè date, numeri, definizioni, nomi particolari), può essere utile scrivere una lista o fare un qualche tipo di schema o tabella.
Si tratta di un’operazione non fondamentale, però io la consiglio, perché mi dà sempre dei buoni risultati.
L’importante in ogni caso è ricordare solo le informazioni necessarie, e queste variano in base all’esame, alla facoltà, ed al caso particolare.
Ad esempio ad uno studente di Medicina potrebbe non interessare se sul libro compare la dicitura D.P.R. o D.Lgs. , mentre per uno studente di Giurisprudenza, le cose cambiano.
Comunque, sopratutto alla prima memorizzazione, non avere paura a “scremare”, e sii il più essenziale possibile!
Perché c’è sempre tempo per memorizzare nuove cose una volta che hai ben saldo in testa un primo “core” ben ordinato di conoscenze.
Mentre se cerchi di caricare troppe cose tutte insieme, inevitabilmente ricorderai poco e in maniera confusa.
Venendo alle leggi da imparare per il mio esame, io ho utilizzato questo schema molto semplice:
Abbreviazione del decreto (es. 833/78), memorizzato tramite la conversione fonetica + parola chiave (es. nascita del SSN) che ne descrive il contenuto, e mi permette di collegarlo ai concetti studiati.
Credimi che è più che sufficiente per la prima fase di memorizzazione, e ti permette di costruire una “ossatura” d’acciaio su cui eventualmente memorizzare il resto.
Ed ecco perché erano così importanti le fasi prima della memorizzazione, quelle di cui ti ho parlato prima!
Senza un’adeguata comprensione ed elaborazione di quello che dovevo imparare, non potevo scegliere cosa fosse essenziale!
Non avrei quindi mai costruito uno schema così semplice, e mi sarei ritrovato a cercare di memorizzare un mare di cose in maniera disordinata.
Se hai difficoltà, ed hai bisogno di ulteriori esempi su come focalizzarti sui concetti essenziali, anche se non sei uno studente di Giurisprudenza, ti consiglio di leggere questo articolo: come imparare 9 indispensabili articoli del codice civile.
Se invece non conosci la conversione fonetica, che è la tecnica di memoria che utilizzo per i numeri delle leggi, di seguito te la presento.
La conversione fonetica: trasformare numeri in immagini
La conversione fonetica, è una tecnica che si basa sulla conversione di un’informazione che non ha molti collegamenti nella nostra mente (numeri) in qualcosa di noto (immagini mentali).
Tutto ciò è possibile grazie alla “trasformazione” di numeri in suoni, e quindi una sequenza numerica diventa un insieme di parole (e di conseguenza, immagini).
In poche parole dunque, la conversione fonetica codifica qualcosa di astratto e difficile da ricordare in qualcosa di concreto e facile da ricordare.
Per vedere nel dettaglio come funziona, vai all’articolo la mnemotecnica per i numeri.
Il risultato della conversione fonetica sono, come dicevo, delle immagini mentali.
Quello però che devi da subito focalizzare è che le immagini mentali sono molto personali, per cui vedere gli esempi di memorizzazione altrui può sembrarti complicato! Ma fidati che non è così.
L’importante è personalizzare: ognuno ha un proprio bagaglio di immagini, sensazioni, ricordi che influenzano il nostro modo di memorizzare; mi raccomando quindi, prendi pure spunto dalle mie, ma le immagini per me “migliori” magari per te non andranno bene!
Memorizziamo i primi articoli
Ecco un estratto della tabella che ho creato io per ciascun capitolo del libro:
- a sinistra il decreto
- al centro le immagini che ho utilizzato (dopo averle create con la conversione fonetica)
- a destra l’argomento di cui parla il decreto (o almeno, solo quello che mi interessava ai fini dell’esame)
833/78 | Ufo + Momo / Caffè | Nascita del SSN (servizio sanitario nazionale) |
502/92 | Aglio + Asino / Pony | Piano Sanitario Regionale |
229/99 | Noè + Nappi / Papa | Il Dipartimento di Prevenzione viene reso autonomo |
56/00 | Laccio / Sasso | Federalismo Fiscale |
150/09 (Decreto Brunetta) | Té + Lazo / Spia | Valutazione del Personale |
Partiamo dalla prima casella: 833/78.
Come sai dallo schema di conversione fonetica, il numero 8 è associato alle lettere F o V, il numero 3 alla lettera M ed il numero 7 a suoni gutturali, a CH, GH (o comunque C e G dal suono duro). E con essi ho costruito le mie parole/immagini.
L’ideale sarebbe convertire l’intera sequenza numerica in una unica parola.
Ma non ti ci fissare: non sempre riuscirai a trovare una sola parola che vada bene per l’intera sequenza di numeri, e in quel caso puoi creare più di un’immagine, come ho fatto io con UFO (che rappresenta il numero 8), ed il casco MOMO Design (numero 33), che è molto di moda dalle mie parti.
Ora però, avendo più immagini, ci troviamo di fronte ad un problema: come non confonderci su quale viene prima e quale dopo?
La soluzione ideale dipende dalla nostra creatività: ad esempio se immaginiamo un UFO con in testa un casco MOMO, ci verrà difficile ricordare quale immagine viene prima.
Quindi possiamo ad esempio immaginare un UFO che va a sbattere contro un oggetto che si rompe, e da cui esce il casco della Momo Design. Oppure l’Ufo stesso esplode e dal suo interno vengono lanciati nello spazio circostante tanti caschi della Momo.
Stesso problema sorge per la data del decreto (le prime cifre si riferiscono al numero del decreto, mentre le ultime due all’anno in cui è entrato in vigore).
In questo caso ci può aiutare la logica e la “famigliarità” con l’argomento di cui ti ho parlato prima: io infatti so già che le prime cifre si riferiscono al numero del decreto, mentre le ultime due all’anno in cui è entrato in vigore!
E quindi l’ultima immagine (non a caso ne ho scelto una separata per ogni data) è sempre composta da due numeri, e si riferisce sempre alla data!
Ci sono però anche altre soluzioni: per esempio, il carattere che separa il numero dall’anno, cioè “/”, in inglese si chiama “slash”, come il celeberrimo chitarrista dei Guns N’ Roses.
Potremmo pertanto far interagire Slash con l’immagine che fa riferimento all’anno, così da essere sicuri di separare numero del decreto, dall’anno in vigore; anche qui, come vedi, la cosa più importante è la creatività!
In ogni caso, a questo punto ti ritrovi che il decreto 833/78 non è più rappresentato da dei numeri, ma da delle immagini.
E queste le devi legare ad una immagine che rappresenti l’argomento dell’articolo.
Per esempio, visualizzando il chicco di caffé che si schiude e dentro c’è una culla con un neonato che ha la faccia del tuo medico della mutua!
Sembra arzigogolato, ma in realtà se ci pensi è eccezionale: hai creato una immagine che rappresenta metaforicamente un concetto, la NASCITA DEL SSN, e certamente non la dimenticherai mai.
Proprio per lo sforzo logico e creativo che hai dovuto fare!
E visto che questa immagine è legata a quella del chicco di caffé, con la conversione fonetica sai in un attimo che l’anno di creazione è stato il 1978! E poiché il caffé esce dal caso MOMO che è legato a UFO, sai anche che il numero è 833!
Con il giusto esercizio, credimi, fare tutto questo è davvero molto veloce. E non lo dimentichi più.
Prova ad esercitarti un po’ con la seconda tabella.
Naturalmente puoi usare le miei immagini, ma ti consiglio di crearti le tue.
155/10 | Tela + Aglio / Tazza | Inquinamento atmosferico |
152/06 | Té + Leone / Seggi (elettorali) | Testo Unico Ambientale |
31/01 | Moto / Sedia | Acqua potabile |
254/03 | Noè + Lauro / Scimmia | Rifiuti sanitari |
37/97 | Mago / Pako | Autorizzazione all’Esercizio, Accreditamento. |
ISO 7730 | ISO CD + Cuoco + Mazza | Indici di Fanger |
81/08 | Foto / Soffi | Sicurezza sul lavoro |
155/97 | Tela + Aglio / Pako | HACCP (Igiene Alimenti) |
Spero che questo esempio ti sia stato utile, e per qualunque cosa scrivimi sotto nei commenti, e sarò felice di risponderti. ”
Come proseguire con la memorizzazione
Ringrazio Raffaele per il suo esempio, e faccio qualche riflessione.
Cominciando con un piccolo riassunto di quanto ci ha raccontato Raffaele, fatto proprio come se tu stessi preparando l’esame:
- Hai letto velocemente testo e appunti, focalizzando i concetti principali e le cose che dovrai memorizzare
- Sei partito a memorizzare l’ossatura, dopo averla organizzata in uno schema logico essenziale
- Applicando il metodo della conversione fonetica e creando delle immagini per le parole chiave hai memorizzato attivamente il numero di ogni legge e il suo argomento principale
Oltre a questo, una serie di concetti e dati ti si saranno già appiccicati in maniera “passiva” al cervello, e quindi cominci ad avere le idee abbastanza chiare.
Non è detto però che questo basti.
Magari, per esempio, oltre al contenuto principale devi conoscerne, per ogni articolo, degli altri.
Come procedere in questo caso?
Semplicemente, rifacendo nel piccolo di ogni articolo quello che hai già fatto per tutto il libro. E quindi, per esempio, selezionando parole chiave da trasformare in immagini, che poi puoi legare fra loro con la tecnica del palazzo della memoria.
Ma magari anche questo non basta, perché il tuo professore è un po’ matto, e vuole che tu conosci gli articoli parola per parola …..
Bé, allora può forse aiutarti il metodo per imparare un copione teatrale, che poi in realtà è solo un’estensione un po’ estrema di alcune delle tecniche di memoria che hai visto oggi.
I concetti insomma che voglio farti passare sono due:
1- Non avere mai paura della memorizzazione.
Anche quando si tratta di roba che non conosci affatto, come articoli giuridici per uno che studia medicina, i principi e i metodi sono sempre gli stessi. E se conosci bene le tecniche le puoi applicare a qualunque materiale
2- Studia sempre per livelli
Non si passa da sapere niente a sapere tutto partendo da pagina 1 e andando avanti come un mulo fino a fine libro.
L’apprendimento efficace procede infatti per cerchi concentrici.
Quando studi, per prima cosa devi “sgrossare” con metodo: cioè capire, organizzare e selezionare cioè che devi memorizzare.
E poi cominci a memorizzare, con differenti livelli di profondità a seconda delle esigenze dell’esame e del tempo che hai a disposizione!
Se poi questa memorizzazione la fai con le tecniche, sarà ancora più efficace e veloce. Sempre che tu abbia investito il tempo necessario per impararle! Un saluto. Armando.
Alessandro says
Bel post!
Ho però qualche dubbio:
1. secondo te, quale è una velocità di decodifica da immagine a numero in cui si può dire che si sa usare la conversione fonetica? Deve essere quasi immediato o va bene una manciata di secondi?
2. Quando creo delle immagini, conviene sforzarsi di crearle collegate all’argomento? Per esempio, quando scrivi
“155/10 – Tela + Aglio / Tazza – Inquinamento atmosferico”, il fatto che non c’è relazione immediata tra tela, aglio, tazza e inquinamento non rende più difficile l’associazione? Non sarebbe stato meglio sforzarsi a trovare immagini più collegate al tema? La codifica sarebbe più lenta ma poi la decodifica sarebbe più agevolata, tu che dici?
3. questo sistema funziona per domande come “Quale è la legge sull’inquinamento?” ma non vedo comodità per domande come “Di cosa parla il decreto 155/10?” , giusto o è una mia sensazione?
Armando Elle says
1- dipende dalla lunghezza del numero. Direi che una manciata di secondi per un numero di 4 cifre può andare bene.C’è però ampia variabilità: qualche volta la trovi subito, qualche volta ci pensi 30 secondi e alla fine scomponi. L’importante però pe che il risultato sia solido nel tempo. La conversione invece fra singolo numero e consonante corrispondente deve essere fatta in meno di un secondo.
2- l’associazione è visiva, e può essere fatta fra immagini qualunque; quando cerchi l’immagine collegata per argomento, stai facendo anche una associazione logica. Certamente può essere un po’ più efficace, ma vale sempre la pena investire tanto tempo nel trovarla?
3- Non so se ho capito bene la domanda. Se l’ho capita, fai così: converti 155/10 in una immagine, e poi associ questa immagine al contenuto dell’articolo in qeustione (es. inquinamento). In questa maniera, porre la domanda in un modo o nell’altro sarà per te sostanzialemnte equivalente.
Andrea says
Come sempre articolo epico!!!
Come consigli di studiare materie di Geotecnica?
Ho sempre avuto difficoltà solo in queste materie forse per mancanza di basi…sono materie molto lunghe, dense di concetti, grafici e formule.
Grazie
Armando Elle says
Ciao Andrea, mandami un esempio di Geotecnica, così mi faccio un’idea e ti rispondo più precisamente