
L’effetto Pigmalione o effetto Rosenthal – dal nome dello psicologo tedesco che lo ha per primo studiato – è un meccanismo di suggestione psicologica per il quale i risultati di una persona vengono influenzati dalle aspettative di chi gli sta intorno.
Il nome deriva da un antico mito greco, quello dello scultore Pigmalione: desiderava a tal punto che la statua di donna che aveva realizzato fosse umana che essa, ad un certo punto, prese vita.
L’effetto Pigmalione spiega dunque il fenomeno della cosiddetta “profezia che si auto-avvera”, nel quale le aspettative proprie e altrui finiscono per trasformarsi in realtà.
E così, per esempio:
gli altri si aspettano che tu sia in grado di fare una certa cosa -> ti convinci di essere effettivamente in grado di farla -> ed ecco che ce la fai!
Non si tratta, come vorrebbero alcuni, di surreale e anti-scientifica “legge dell’attrazione”, ma di un meccanismo psicologico ormai ben noto, dimostrato più di 50 anni fa in un famoso esperimento.
Effetto Pigmalione: l’esperimento di Rosenthal
Rosenthal condusse il suo esperimento nel 1964, in una scuola elementare americana.
Per prima cosa, sottopose tutti i bambini a un test del QI.
Poi:
- comunicò agli insegnanti la lista degli alunni che erano risultati “più intelligenti”
- gli ordinò di tenerla segreta, sia con gli alunni stessi che con i loro genitori
- li istruì di trattare i bambini più intelligenti esattamente come tutti gli altri
In realtà però – oh, come sono fighi a volte gli esperimenti psicologici!- i nomi sulla lista erano stati estratti alla cieca fra quelli di tutti gli allievi….
Non si trattava dunque dei bimbi più intelligenti, ma di un gruppo di bimbi presi a caso fra tutti quelli della scuola.
Eppure, quando un anno dopo Rosenthal tornò a misurare il QI di tutti gli alunni, vide che quelli sulla lista erano migliorati, in media, molto più di quelli fuori dalla lista.
Concluse quindi che l’aspettativa degli insegnanti durante l’anno aveva condizionato in maniera positiva il rendimento dei bambini sulla lista.
Notevole poi era il fatto che questo condizionamento era stato impresso in maniera del tutto inconscia.
Abbiamo visto infatti che gli insegnanti erano stati istruiti di trattare quei ragazzi esattamente come tutti gli altri, e così erano convinti di avere fatto.
Eppure, in qualche maniera, avevano trasmesso ai supposti “più intelligenti” dei segnali diversi da quelli trasmessi al resto della classe.
Effetto Pigmalione negativo
Quindi, le aspettative positive di chi ci sta attorno possono condizionare positivamente i nostri risultati.
Purtroppo però, è anche vero il contrario: le aspettative negative di chi ci circonda possono farci credere di avere dei limiti che in realtà non abbiamo affatto.
Si innesca così un fenomeno opposto a quello che abbiamo visto all’inizio dell’articolo.
Gli altri si aspettano che tu NON sia in grado di fare una certa cosa -> ti convinci che effettivamente NON lo sei – > ed ecco che NON ce la fai!
Un’altra volta la profezia che si auto-avvera, insomma, ma vista dalla prospettiva opposta.
E’ il cosiddetto effetto Pigmalione negativo, o effetto GOLEM, dal nome del gigante di argilla di cui si parla nel folklore ebraico.
Esso esercita una spinta opposta a quella dell’effetto Pigmalione positivo, ed insieme ad esso ha un ruolo determinante nel formare il tuo Mindset.
Il sistema di credenze sulla base del quale pensi e agisci è quindi, in larga parte, frutto di condizionamenti esterni:
Piano piano, in maniera sottile, vieni programmato. Vengono create per te credenze che si cementano nella tua personalità. Senza che tu te ne renda conto, prima di avere 10 anni, altri hanno plasmato la tua maniera di pensare rispetto alle relazioni, al successo, alle tue capacità e alle possibilità che il mondo ti offre
Che le conseguenze di questa programmazione siano negative, quando si tratta di effetto Golem è chiaro per tutti.
Molti però non si rendono conto che anche l’effetto Pigmalione può nascondere delle insidie.
Non dimenticare infatti – per tornare al mito greco originario – che Pigmalione era uno scultore, e la statua di donna che realizzò la fece a suo gusto e piacimento, senza che ci fosse per essa uno spazio di libertà.
L’effetto Pigmalione può quindi fare anche dei danni, in particolare in 3 casi:
- Quando le aspettative a cui uno è soggetto sono eccessive, stressanti, irrealistiche. Lo sa molto bene chiunque ha avuto dei genitori o degli insegnanti troppo esigenti.
- Quando le aspettative sono non desiderate dal soggetto, e rappresentano invece la proiezioni dei desideri altrui. E’ il caso per esempio dei tanti ragazzi che scelgono il loro futuro per fare contenti i genitori, non per seguire davvero la propria vocazione.
- Quando le aspettative, proprio perché molto positive, fanno sedere sugli allori il destinatario delle medesime. Ed ecco spiegato il fenomeno di quei tanti ragazzi “bravi ma che non si impegnano” e che magari alla fine, nonostante il talento, combinano poco con la loro vita.
Parrebbe dunque, da quanto ho detto finora, che:
- Se qualcuno ti fa capire che sei scarso e che non ha aspettative su di te, ti toglie potere e convinzione in te stesso….
- Se invece tutti ti palesano quanto sei bravo e quante cose meravigliose si aspettano da te, rischiano di spaventarti, di farti sbagliare scelte o di renderti pigro….
Come uscire allora da questa impasse e rendere l’effetto Pigmalione qualcosa di veramente positivo per noi stessi e per gli altri?
Smettendola di pensare a noi stessi in termini assoluti ed entrando invece nell’ottica del Growth Mindset.
Permettimi di spiegarti come.
Effetto Pigmalione e Mindset
La professoressa Carol Dwek della Stanford University, in una serie di famosi esperimenti ha identificato fra i suoi studenti due tipi di mindset.
- Fixed mindset: persone che credono che le loro abilità di base, la loro intelligenza, i loro talenti, siano dei tratti stabiliti, con limiti molto fissi, oltre ai quali essi non sono in grado di andare.
- Growth Mindset: persone che credono chele loro abilità, intelligenza e talenti possano essere sviluppati attraverso lo sforzo, l’insegnamento adeguato e la perseveranza.
Per approfondire la cosa, puoi andare all’articolo specifico in cui tratto il mindset.
Qui, mi limito a parlare di un aspetto fondamentale per usare a tuo vantaggio l’effetto Pigmalione.
Vedi, secondo l’opposizione Fixed Vs Growth, il punto della questione non è pensare se si è bravi o scarsi, se si ha ho meno la tal capacità, se si è in grado o no di fare la tal cosa.
Il punto è pensare nei termini di:
- “posso migliorare”, come fanno le persone growth mindset,
- o “non posso migliorare”, come capita a chi ha l’atteggiamento fixed mindset.
L’effetto Pigmalione quindi, per essere davvero positivo, non deve semplicemente veicolare il messaggio “sei bravo / bello / buono / intelligente”.
Devi invece più che altro veicolare il messaggio “se lo desideri, puoi migliorare”.
In questa maniera non si creano vincoli e non ci si fossilizza su una visione precostituita dell’altro o di se stessi.
Si pone invece l’accento sulla dimensione della “possibilità”, subordinandola in ogni caso al desiderio della persona.
Differenza sottile, insomma, ma decisamente sostanziale.
Effetto Pigmalione: come utilizzarlo a tuo favore.
Ora che conosci l’effetto Pigmalione e l’effetto Golem, puoi cominciare a difenderti dalle loro conseguenze negative:
- Analizzando le aspettative, anche inconsce, che gli altri hanno su di te
- Resistendo alla tentazione di uniformarti ad esse (si, perché stare dove ti hanno incasellato fin da bambino è anche comodo, ammettiamolo. Mentre alzarsi in piedi per dire “io sono diverso da come mi avete definito” fa un po’ paura. )
- Concependo te stesso come un individuo in continua trasformazione, non cristallizzato dalle opinioni altrui, positive o negative che siano.
Oltre che difenderti dagli aspetti negativi puoi anche però sfruttarne i positivi.
Come?
Agendo sull’ambiente in cui vivi.
Secondo quanto abbiamo visto finora, chi ti sta intorno può, più o meno consciamente, trasmetterti 4 tipi principali di aspettative:
- Sei scarso
- Per quanto ti sbatti, non puoi migliorare
- Sei bravo
- Se lo desideri, puoi migliorare
Le persone che ti trasmettono le prime due aspettative, mi spiace dirlo, sono da identificare e poi, possibilmente, evitare come la peste.
Ti lanciano addosso infatti un misto di Effetto Golem + Fixed Mindset in grado di tarpare le ali anche agli individui con più autostima.
Sono quelle che io chiamo “persone tossiche”.
A volte, purtroppo, sono così vicine che non si può proprio fare a meno, anche per motivi affettivi, di frequentarle: cerca allora, ora che conosci il loro gioco, di limitare gli effetti negativi che esso ha su di te.
Le persone del tipo 3 invece, hanno un effetto soprattutto positivo.
Il problema è che, insieme alla loro stima e fiducia, ti trasmettono una maniera comunque limitante di guardare a te stesso.
Attento dunque a non farti imprigionare dalle loro aspettative!
Le persone del tipo 4 infine, sono quelle delle quali devi cercare di circondarti se vuoi che l’effetto Pigmalione ti dia il massimo dei risultati.
Hanno fiducia in te e nella tua capacità di migliorarti, ma non ti incasellano in una forma precostituita da loro.
E sono anche il tipo di persone che devi cercare di essere tu con gli altri.
Effetto Pigmalione “in soggettiva”
Finora abbiamo parlato di come l’effetto Pigmalione può condizionare i tuoi comportamenti e risultati condizionando l’opinione che hai su te stesso.
Prima di terminare però, vale la pena ricordare che vale anche il contrario.
Anche tu, cioè, proietti sugli altri delle aspettative.
E attraverso di esse contribuisci a creare in loro convinzioni potenzianti o limitanti, mentalità “fixed” o mentalità “growth”, autostima o sfiducia.
Inoltre, più è forte il legame affettivo o la tua autorevolezza nei loro confronti, maggiore è l’effetto che potresti avere su di loro.
E’ una bella responsabilità!
Tanto più che, come abbiamo visto nell’esperimento di Rosenthal, aspettative e convinzioni possono trasparire anche in maniera inconscia.
Chiediti allora, quando ti rapporti con i tuoi cari, che modello di proiezione delle aspettative stai utilizzando:
- Gli comunichi convinzioni potenzianti o limitanti?
- Alimenti la loro autostima o la loro sfiducia?
- Li hai incasellati in una forma o mantieni aperte per loro tutte le possibilità?
Ora che conosci l’effetto Pigmalione, spero saprai gestire questa responsabilità al meglio! Un saluto. Armando.
Fosca dice
Mi sto avvicinando al buddismo e leggo Pigmalione, e ora ho divorato quanto c è scritto qui …TUTTO FANTASTICO 😘
HO UN FIGLIO ASPERGER AD ALTO FUNZIONAMENTO…LO SFRUTTERÒ ANCHE PER LUI…ĢRAZIE X QUESTO INIZIO🙏😘