
Andrea è uno studente di ingegneria che segue il blog, e mi ha scritto per avere dei consigli per studiare.
Dalle sue email capisco che ha tutte le qualità per essere un ottimo studente. Ed infatti lo è anche stato per un bel po’!
Adesso che si avvicina alla fine dell’università però sta incontrando dei problemi.
Nel post di oggi, come ho fatto in passato sia con uno studente di medicina che con uno studente di veterinaria , pubblico parte del nostro scambio di email.
Ho fatto solo un po’ di editing ed eliminato i dati personali, cercando di mantenere le mail il più fedele possibile all’originale
Perché vedi, il blog de GliAudaci è pieno di articoli e tecniche su come studiare, alcune molto semplici, altre fantasmagoriche.
Ma sono le mail di ragazzi come Andrea che mi riportano alla realtà e a quello che è importante:
Il blog de GliAudaci è un blog per risolvere problemi veri di studenti veri, non una discettazione scientifica sul cervello e su come apprendiamo.
Anche perché studiare non è una scienza esatta! E la tecnica che funziona per uno può funzionare poco per un altro.
Certo, ci sono principi e regole di studio che devi conoscere.
Ma poi c’è la tua variabilità individuale, i tuoi gusti, le tue inclinazioni. E aggiungo io: per fortuna!
Leggere articoli quindi è interessante, ma solo l’applicazione pratica ti permette di ritagliarti il tuo metodo di studio perfetto. Quello cioè che non solo ti fa andare bene, ma anche stare bene.
Quindi, un grazie ad Andrea e a tutti quelli che mi scrivono, contribuendo a rendere questo blog uno strumento utile per gli studenti che lo leggono.
E’ la prima volta che leggi il Blog de GliAudaci? |
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Andrea
Gentilissimo Signor Elle,
Armando
Ciao Andrea
ecco una serie di appunti sulle cose che mi hai raccontato:
Studiare 19 ore al giorno!
Le mappe mentali
Secondo me ti fanno perdere tempo. Si tratta infatti di uno strumento molto utile per la parte creativa, ma proprio perché un po’ destrutturate (in quanto formate da associazioni “libere”) secondo me non sono indicate per uno studio sistematico come quello di ingegneria.
Tecnica del pomodoro
Rileggere dall’inizio alla fine
E’ sbagliato, devi concentrarti sulle cose più importanti.
Leggere velocemente
Motivazione
Ansia
Un altro consiglio sull’ansia da esame
Veniamo adesso al metodo di studio.
Sul mio blog c’è tanta roba che puoi leggere. Ma non metterti a fare tecniche di memoria avanzate, perché richiedono un tempo e uno sforzo che in questo momento ti sconsiglio di investire.
Non sei nella condizione giusta per farlo.
- Semplici strumenti di monitoraggio e programmazione (diario, priority check, post it)
- Schemi (come visto sopra)
- Pomodoro (secondo le indicazioni di sopra)
- Domande – risposta (secondo le indicazioni di sopra)
- Concentrazione (vedi articolo su blog, libro)
- Rilassamento: continua con la respirazione, come già fai
Raffaele dice
Ciao Armando, bella l’analogia con il superallenamento, e come vedi i periodi storici influenzano anche la mentalità degli scienziati. Qualche tempo fa si puntava molto di più che ora che in ogni campo, la cosa più importante e socialmente accettata fosse l’impegno e le ore di lavoro.
Il problema però dello studio è che le energie mentali si possono consumare anche con l’ansia, pensieri negativi, depressione, tristezza, rabbia.
Mentre nello sport se non ti alleni, non ti sforzi tanto, nello studio puoi anche studiare poco, ma le tue energie mentali le hai finite in altro modo.
Andrea dice
Articolo eccezionale. 6 molto meglio di Tony Buzan ;)
Armando Elle dice
Grazie : )
Raffaele dice
Come al solito gli articoli di Armando, non deludono mai, ormai è quasi inutile fargli i complimenti perché sono impliciti.
Mi vorrei soffermare però su due aspetti messi in evidenza da Andrea :
– aver scoperto troppo tardi di aver compiuto una scelta sbagliata
– statistiche/consigli/notizie pessimistiche che demotivano
E vorrei anche notare una cosa, in base alla mia esperienza, gli studenti quando sono vicini alla laurea, hanno due atteggiamenti : o studiano come pazzi perché non vedono l’ora di finire, o rallentano e mentre studiano sono sempre più annoiati e fanno fatica perché “inconsciamente” hanno paura di quello che viene dopo e delle scelte future.
Mi sembra questo il caso.
Riguardo le scelte, sappi che spesso riguardo scuola/università, prendiamo scelte molti anni prima, senza essere veramente consapevoli delle conseguenze, e molti si pentono delle proprie decisioni, ma finito il liceo, cosa ne vuoi sapere della vita e cosa puoi saperne di matematica o ingegneria se affronterai dopo questi studi?
La buona notizia, almeno secondo me, è che un lavoro è un lavoro, lo fai per guadagnarti da vivere, non deve essere per forza la tua ragione di vita; inoltre ti ci puoi appassionare anche successivamente. Non è vero che se non fai il lavoro dei tuoi sogni, quello che fai fa schifo, se lo vivi senza pregiudizi, vedrai che col tempo troverai tante cose che ti piacciono, e aspetti positivi che se non te lo faranno amare, almeno lo renderanno molto sopportabile.
E le tue passioni, le puoi coltivare sempre !
Inoltre son convinto che ingegneria non sia tanto male, ma tu vivi male la situazione anche per colpa delle preoccupazioni, delle ansie. Preoccuparsi vuol dire PRE-occuparsi; sebbene la programmazione nella vita sia di vitale importanza, bisogna programmare, non OCCUPARSI di tutto quello che verrà in futuro PRIMA del tempo senza vivere il PRESENTE.
Tu inizia a fare quello che devi fare ora, al futuro, poi ci pensi.
E non stare a sentire tutte quelle persone che pensano negativo e ti mettono ansia, ascolta i consigli, le cose negative, non essere INCOSCIENTE, ma dai il giusto peso.
I laureati al Sud Italia trovano poco lavoro? Pensa a laurearti e poi ci pensi, non è detto che tu non riesca nella vita. Sono statistiche di cui tener conto, ma non bisogna preoccuparsene ora ad un passo dal traguardo.
Ti racconto un’esperienza simile : io sono più o meno 8 anni che so cosa voglio fare “da grande”, e da qualche anno, la specialistica che sceglierò, è molto ambita, mentre quando me ne innamorai io, nessuno se la filava. Sento in continuazione amici, soprattutto alcuni particolarmente ansiosi che mi riempiono la testa di pensieri negativi (la tua specialistica è troppo ambita, devi partire dal 110 se non 110 e lode per sperare di poter entrare ! Non accettare quegli esami con un voto inferiore al 26/27 se dovesse capitare, meglio perdere mesi e mesi che rischiare poi di finire e non entrare alla specialistica ! Pensa anche a delle alternative, troverai molta concorrenza).
Sebbene bisogna tener conto delle difficoltà future, sai cosa ho fatto? Ho smesso di PRE-occuparmi. Ora devo essere concentrato sul mio percorso, e del futuro poi mi occuperò. Non riuscirò ad entrare? Me ne vado all’estero, oppure cambio, boh, poi si vedrà. La vita di oggi non è più importante di quella del domani, bisogna vivere bene o abbastanza bene sempre, fare sacrifici sempre, ma mai vivere da cani sperando in un futuro migliore. Ripeto, la vita oggi non è meno importante di domani, quindi lascia perdere chi ti dice che la vita è difficile, fai qualcosa di bello anche oggi, e non preoccuparti delle difficoltà del futuro, si affrontano un passo alla volta. Star male oggi non serve a niente.
Armando nel suo articolo ha dato così tanti input che basterebbe seguirne bene la metà per essere un buon studente. Davvero in poche righe ha concentrato tantissime informazioni che possono aiutare migliaia di studenti; ti consiglio di analizzare per bene tutto quello che ha detto, riguardo il metodo di studio, invece per l’ansia ho da proporti un ulteriore consiglio.
Questa è una cosa che in un futuro prossimo (molto vicino spero), mi son promesso di tentare, ma non ho ancora avuto il coraggio di fare. Non avendolo fatto io per primo, non do il buon esempio, e ne sono consapevole, ma se sei in una situazione “disperata”, non hai niente da perdere, e puoi provare.
Lascia perdere lo studio. Studi 12 ore al giorno? Imponiti di studiarne 2 per una settimana, e poi 3 quella successiva e basta. Troppo poche? Sì, però fa niente se non ti permettono di dare tanti esami, anche così stai facendo poco ma soprattutto RENDENDO (quindi con poca efficienza) poco.
Dedicando solo 2 ore allo studio hai un’intera giornata per te, passala a fare quello che più ti piace fare e ricaricherai le pile, ed in più avrai studiato un pochino per calmare i sensi di colpa.
Se davvero ti sei imposto di studiare solo 2 ore, e credi nella tua scelta, non dovrebbero venirti rimpianti. Così avrai molta più motivazione.
Un saluto,
Raffaele
Armando Elle dice
Grazie per il commento. C’è una parte che mi sta molto a cuore, e su cui voglio prima o poi fare un articolo. Quando dici che puó valere la pena, per certi periodi, prendersi la responsabilità di studiare meno. Sono perfettamente d’accordo. In qualche maniera, la cosa mi ricorda il concetto di super-allenamento nello sport. Cioè quella situazione in cui, all’aumento dell’allenamento, la performance comincia a deteriorarsi e aumenta il rischio di infortunio. Mentre una volta si puntava di brutto sulla quantità, negli ultimi anni qualunque medico sportivo o preparatore ha capito che, senza una adeguata distribuzione dei carichi di lavoro e del riposo, l’atleta peggiora. Credo che questo concetto sia estendibile a tutti i campi della vita. Molti studenti possono ritrovarsi, mentalmente e fisicamente, in super-allenamento. Eppure continuano ad aumentare lo sforzo, in una spirale alla fine controproducente. Come dicevo, presto ci farò su un articolo. Un saluto