
Se c’è una cosa che tutti gli gli studenti vorrebbero scoprire è come studiare velocemente!
E così, cercano e provano mille trucchetti, tecniche e strategie, che però raramente gli danno i risultati sperati.
Come mai?
La ragione principale è che fanno – senza rendersene conto – un errore clamoroso.
Per spiegartelo, voglio che pensi per un attimo a come funziona una automobile…
Che ne diresti di qualcuno che, volendo andare più veloce, cerca di pigiare a tutta forza sull’acceleratore dimenticandosi però di togliere il piede dal freno?
Ecco, questo è proprio quello che succede a tanti studenti che cercano di velocizzare il loro studio.
Si sono dimenticati di togliere il freno, ovvero, non hanno risolto 3 problemi fondamentali:
- Gli manca la consapevolezza di come utilizzano il loro tempo
- Danno troppo peso a dettagli poco importanti
- Perdono continuamente la concentrazione
Capita anche a te? Allora è il momento di mettersi all’opera.
Perché solo quando avrai risolto questi problemi potrai, finalmente, provare l’ebrezza della velocità mentre giri le pagine del libro.
Vediamo insieme come fare.
1 . Come studiare velocemente migliorando la tua consapevolezza
Se non sai cosa fai, come puoi farlo meglio?
Sei così sicuro di non avere abbastanza tempo per studiare? Sai davvero dove se ne va il tuo tempo? Se rispondi superficialmente, magari mi dici si.
Quando però ci pensi profondamente, ti rendi conto che la risposta è no.
Quante volte ti è capitato di arrivare a fine giornata e chiederti “come è che ho studiato solo 10 paginette scarse?!? Dove se ne è andato il mio tempo?!?!”
Vedi, il fatto è che fra noi e il nostro tempo è come una continua danza. Devi però chiederti chi porta chi?
Senza dei buoni sistemi di pianificazione e misura, non sarai mai “in controllo” sul tuo tempo e quindi non potrai fare che sprecarne una grossa parte.
Ecco allora due sistemi di controllo semplici ed efficaci per non perdere tempo.
A. Il Metodo Ivy Lee
E’ fatto di 5 semplici passi:
- Ogni sera, pianifica su un foglio di carta le sei cose più importanti che vuoi fare il giorno dopo
- Il giorno dopo, comincia a lavorare partendo dalla prima, e non ti dedicare alla successiva fino a quando non hai finito.
- Finita la prima, passa alla seconda, e non ti dedicare alla successiva senza prima aver finito la seconda. E così via fino a che non le completi tutte.
- Se non termini la lista, sposta al giorno successivo gli elementi non terminati.
- Ripeti questo schema ogni giorno, tutti i giorni.
In questa maniera, ogni giorno avrai un programma e degli obiettivi, e la tua produttività aumenterà in maniera naturale.
A questo articolo puoi approfondire il metodo Ivy Lee.
B. Il diario del tempo
Ogni sera, per una settimana, scrivi su un diario tutto ciò che hai fatto e per quanto tempo lo hai fatto.
Rispondi poi a queste domande:
- In quali attività se ne va la maggior parte del mio tempo?
- Sono soddisfatto della maniera in cui l’ho utilizzato?
- Ci sono cose a cui dedico troppo tempo?
- Ci sono cose che continuo a rimandare?
- Quando indizio qualcosa, quante volte mi interrompo o mi faccio interrompere?
- Ho fatto il miglior uso possibile del mio tempo? (questa è la domanda fondamentale!)
Potresti scoprire:
- Che passi molto tempo sui libri, ma studi molto meno di quello che pensi.
- Che fai troppe interruzioni che inevitabilmente danneggiano la qualità del tuo studio.
- Che passi un sacco di ore a lezione, ma che questo tempo è poco produttivo.
- Che ci sono cose che fai e rifai, e altre che invece continui a rimandare.
Diventerà più facile, una volta che hai queste consapevolezze, prendere il controllo delle tue giornate di studio.
Soprattutto se poi continui con la buona abitudine di tenere un diario, come racconto qui.
2. Come studiare velocemente dandosi delle Priorità
Sono certo che metti il 20% dei tuoi vestiti l’80% delle volte.
O, per dirla in altre parole, che nel tuo armadio c’è un 20% di cose che metti molto molto spesso, e un 80% che non metti quasi mai. Punto più, punto meno.
Quindi, a comprare quell’80% di cose che usi pochissimo, hai sprecato tempo e soldi. E adesso sprechi spazio per conservarle.
Ê per questo che Marie Kondo, nel suo famoso libro sul decluttering, ti fa buttare via mezzo armadio. Perché di fatto non lo usi e non ti serve, è solo fastidio!
Ma cosa c’entra questo con lo studio?!?
#1 Applica il principio di Pareto allo studio
Il tuo armadio è un esempio di principio di Pareto o principio 80/20. Si tratta di una legge empirica di efficienza che più o meno dice così: per ogni attività c’è un 20% di cause che porta l’80% degli effetti.
O detto in altre parole, se ti concentri su ciò che veramente è importante ottieni risultati maggiori in minor tempo.
Questo principio è molto usato nel business: per esempio, normalmente il 20% dei clienti porta l’80% dei profitti; o, come scoprì microsoft negli anni ’90, il 20% dei bugs del software porta l’80% dei crash di sistema.
Ma oltre che essere utile nel business, è una regola d’oro per chi vuole studiare velocemente.
Per usare il principio di Pareto nello studio è fondamentale prendersi il tempo di stabilire che cosa è prioritario, cioè prendere la massa di roba che forma il tuo esame e capire cosa conta di più e cosa conta di meno.
Per poi avere il coraggio di agire di conseguenza, cosa che ci porta al punto successivo.
#2 L’importanza di vincere l’insicurezza
Decidere le priorità e attenersi ad esse è un’attività molto difficile per la maggior parte degli studenti.
A fregarli è soprattutto l’insicurezza: lo studente insicuro fa sforzi enormi per cercare di imparare tutto e mettersi al riparo dall’insuccesso.
Solo che cercare di imparare tutto è difficile e faticosissimo, e quindi aumenta il rischio di insuccesso invece di diminuirlo; ne trovi un esempio nell’articolo in cui parlo di un ragazzo che, dopo aver imparato la tecnica di memoria del keyword method, per imparare il tedesco è partito dalla lettera A del dizionario sperando di arrivare un giorno alla Z.
Questo è proprio il tipo di mentalità completamente opposta al principio di Pareto!
Evitala come la peste, e scopri come fare a dividere ciò che è importante da ciò che non lo è.
Stabilire le priorità sembrerebbe facile, perché un “senso della priorità” ce l’abbiamo tutti, è innato!
Cioè tutti noi, a precisa domanda, siamo bene o male in grado di identificare (quasi sempre) cosa è più importante e cosa lo è meno.
Ma questo senso della priorità viene facilmente zittito e dall’ammassarsi di piccole e grandi attività quotidiane.
E quindi, quando rifletti su cosa hai studiato, spesso scopri che per mille motivi hai tralasciato cose importanti, anche se in qualche modo sapevi che lo erano.
Per questo motivo, al diario del tempo che hai imparato a fare nel punto precedente, aggiungi un secondo strumento, anch’esso molto semplice: la “priority check sheet”.
#3 Priority check sheet
Si tratta di un elenco delle tue attività, non solo di studio, in cui assegni a ciascuna un punteggio da 1 a 3. Dove 1 indica il massimo della priorità, e 3 il minimo.
Quando studi, utilizza la “priority check sheet” come mappa per decidere cosa fare prima e cosa fare dopo. In questo modo non lavorerai a caso, ma secondo il principio di Pareto.
Perché quando metti le cose su un foglio di carta e le formalizzi con un punteggio, conferisci struttura e memoria al tuo generico “senso della priorità”.
E ti basta un’occhiata al foglio per valutare quanto è importante quello che stai facendo in un dato momento.
3. Come studiare velocemente migliorando la tua Concentrazione
Avere concentrazione non significa semplicemente fare una attività, come per esempio studiare un libro, e lavorarci sù senza farsi distrarre.
La concentrazione vera è invece un processo molto più complesso in cui, prima ancora di iniziare una attività:
- hai analizzato e stabilito gli obiettivi
- hai preparato l’ambiente in maniera ottimale
- hai lo stato mentale giusto per farla
- hai messo da parte le risorse necessarie
- hai pianificato il lavoro e l’energia per farlo.
In questa maniera, anche una qualunque sessione pomeridiana di studio prende tutto un altro senso e da tutti altri risultati.
Per migliorare la tua concentrazione, ci sono due articoli che ti consiglio di leggere:
- Il minimalismo digitale ti cambia la vita
- Vincere la difficoltà di concentrazione
- Il grande potere di svegliasi la mattina all’alba
Conclusioni su come studiare velocemente
Tutti quelli che studiano passano tempo sui libri.
Qualcuno, poi, ce ne passa anche troppo: per alcuni infatti studiare significa stare seduto di fronte a un libro, pensando spesso ad altro e senza una chiara idea di priorità e obiettivi.
Quando invece impari a studiare velocemente, le cose cambiano:
- sai esattamente dove se ne va il tuo tempo e lo pianifichi e indirizzi dove vuoi tu
- sai quali sono le cose più importanti e cominci sempre da quelle
- sai come focalizzarti veramente lasciando fuori dalla mente tutto ciò che non conta
Insomma, ti riappropri del tuo tempo e delle tue energie e la tue giornate diventano molto più produttive.
Tanto più che, dopo un po’, si innesca un circolo virtuoso.
Ovvero, più impari come studiare velocemente più ti viene facile farlo: ti senti infatti più motivato, vai in aula più felice, la tua autostima cresce, le tue abilità si moltiplicano ….
Eccoti allora che, quando studi, finalmente ti ritrovi davvero alla alla guida, con la tua canzone preferita che suona, mentre procedi veloce e sicuro coccolato da una brezza leggera (….ok, forse ho un po’ esagerato! Diciamo allora che studiare non sarà più un problema come lo era prima).
Un saluto. Armando.
elisabetta dice
ottimo articolo, grazie sempre molto interessanti
Giuseppe dice
Salve
La ringrazio per il lavoro che ha fatto e fa perché mi sembra molto utile, sono uno studente di medicina, trovo che il problema più grosso è memorizzare kg di libri e Sbobinatire di prof a memoria perché molti pretendono le loro stesse parole, pena la bocciatura, con L aggravante del poco tempo per studiare, mediamente un mese a esame togliendo il tempo delle lezioni ( che purtroppo non posso sfruttare per il metodo che lei ha già suggerito in altri post, dato che sto seguendo lezioni per esami che farò L anno prossimo) Ha consigli su come affrontare questa tipologia di task? Quali metodologie possono essere più adatte a questa tipologia di studio?
Andrea dice
L’artico sull’apprendimento piú bello che io abbia mai letto. Volevo chiedere cé un corso o un libro sullo studio all’universitá che consigli? Vorrei qualcosa di avanzato.
Grazie
Armando Elle dice
Ciao Andrea, grazie. Ti mando qualche consiglio via email.
Alex dice
Salve sono interessato anche io.
Grazie mille
Paola dice
Anch’io!
Davide dice
Anche io