
Memorizzare 52 carte da gioco è un esercizio non solo molto difficile, ma anche molto utile. Ora, so che magari ti starai dicendo:
“Armando, ma perché uno dovrebbe imparare un metodo per memorizzare 52 carte?”
Bè, innanzitutto memorizzare l’ordine casuale di un mazzo di carte in un paio di minuti è figo per diversi motivi:
- sembra impossibile da fare
- è la summa teologica delle tecniche di memoria, nel senso che per farlo ne applichi le principali, e devi farlo molto rapidamente
- è un grande allenamento per la mente
- è una botta di autostima incredibile riuscirlo a fare
Me c’è un motivo che è ancora più importante di tutti questi …
L’importanza di avere sempre un metodo
Riuscire a memorizzare 52 carte da gioco con le tecniche di memoria dimostra che, se si ha un metodo efficace, quasi nulla è veramente impossibile.
Certo, imparare il metodo non è facile.
Ma se investi un po’ di tempo per farlo, poi sarai in grado di ricordare qualunque mazzo in un paio di minuti.
Mentre senza metodo ogni nuovo mazzo sarà difficile e lungo da memorizzare come la prima volta. Quindi, ricorda:
- Metodo: tempo e fatica per impararlo, ma poi risparmi tempo e fatica per sempre
- No Metodo: ti risparmi la fatica iniziale, e poi ti sbatti di più per sempre.
Quindi, nello studio ma anche nella vita in generale, prima di abbandonare il campo o farti massacrare dalla fatica, vale la pena capire se c’è un metodo più facile per fare le cose.
E ovviamente investire il tempo per impararlo.
Ora, in un mio precedente post, avevo parlato del metodo di base per memorizzate un mazzo di carte.
In quello di oggi invece, parlerò del metodo dei campioni, cioè di quello che si utilizza nella gare di memoria di alto livello.
Giusto per rimarcare il fatto che un metodo, anche se è buono e da risultati, può sempre essere migliorato.
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Il metodo dei campioni
Per prima cosa, devi esserti costruito un percorso di 18 loci. Se non sai di cosa si tratta, leggi gli articoli sulla tecnica dei loci e sul palazzo della memoria
Poi, devi passare alla codificazione delle informazioni da ricordare.
E in questo caso si tratta di trovare, per prima cosa (poi ce ne saranno delle altre), una immagine che rappresenti una persona, e che assocerai a ciascuna carta del mazzo.
Io faccio in questa maniera:
- Per le carte di Quadri, utilizzo degli artisti, incluso attori e registi
- Per le carte di Cuori, persone a cui voglio bene
- Per le carte di Fiori, Cantanti/gruppi musicali
- Per le carte di Picche, sportivi
Il difficile è, come sempre, trovare delle immagini che si associno bene con la carta. Prenditi il tempo necessario, usa la fantasia, e una dopo l’altra avrai 52 immagini per 52 carte.
Esempi di costruzione delle immagini
Ti faccio qualche esempio:
- Per l’asso di picche ho scelto Lionel Messi, che per me è in questo momento è l’asso del calcio per antonomasia.
- Per il due di picche, ho scelto Cristiano Ronaldo, l’eterno secondo dopo Messi (l’ho scelto prima che vincesse la finale di Champions e l’Europeo).
- Per il tre di picche, i fratelli Abbagnale e il timoniere Peppino di Capua, eroi olimpici della mia gioventù.
- Per il quattro di picche, LeBron James
Adesso, fermiamoci un attimo a riflettere su come ho costruito queste immagini.
La difficoltà infatti è proprio trovare delle immagini che ben si associno alla carta, e ci vuole tanta tanta fantasia.
Per me Lebron James è il 4 di picche perché vedo i 4 simboli sulla carta come se costituissero un canestro!
Così come il 6 di picche è lo slittinista campione olimpico italiano Armin Zoeogler, perché immagino le due linee di simboli parallele che rappresentano il 6! Come se fossero le superfici di scivolamento del suo slittino.
Trovare buone immagini di questo tipo è la parte più difficile del metodo, e spesso non basta un’intera giornata per trovarle tutte e 52.
Perché devi costruirti le tue immagini
Adesso, non starò ad annoiarti con le mie immagini; anche perché non è detto che a te servano.
Se per esempio non hai ben presente chi è Armin Zoegler, è inutile che lo utilizzi; farai infatti fatica sia a ricordarlo, sia a sviluppare la fase successiva del metodo.
Ricorda che le tecniche di memorizzazione funzionano perché attacchi una memoria di breve termine a una di lungo termine. Ma la memoria di lungo termine in questione deve essere la tua, non quella di un altro.
Altri esempi di costruzione delle immagini
Alla fine del post simuleremo insieme come memorizzare un mazzo di carte. E quindi abbiamo bisogno di qualche esempio in più:
- K di cuori: mio papà. Così come la donna di cuori è mia mamma (cerca sempre di scegliere, per K e donna di uno stesso colore, una coppia).
- Kappa di di fiori: John Lennon
- Donna di fiori: Yoko Ono
- 4 di fiori: i Beatles, che erano soprannominati i Fab Four.
- 8 di quadri: Giotto (qui è l’assonanza ad aiutarmi)
- K di quadri e Donna di quadri: Brad Pitt e Angelina Jolie.
- 7 di quadri: i sette nani (li assimilo a degli attori)
E via dicendo.
Questa della preparazione delle immagini è veramente, credimi, la parte più difficile e soggettiva del metodo per memorizzare il mazzo.
Però la devi fare solo una volta nella vita, perché potrai poi riutilizzare le stesse immagini ogni volta che memorizzi un mazzo di carte.
Una volta che ti sei preparato per bene le tue 52 immagini, e le ricordi alla grande, è il momento di “svilupparle” secondo il metodo P.A.O.
La tecnica di memoria PAO
P.A.O. è l’acronimo di persona/azione/oggetto.
Ora, nello step precedente abbiamo individuato le persone. Adesso, ad ognuna di esse devi far fare una azione nei riguardi di un oggetto.
L’azione e l’oggetto devono essere qualcosa di molto tipico della persona in questione.
E quindi puoi trovarli solo se conosci bene la persona che hai scelto per ogni carta.
Di seguito ti faccio alcuni esempi, mettendo fra parentesi e in ordine la Persona, l’Azione, l’Oggetto.
- Cristano Ronaldo si mette in testa il gel (Ronaldo, mettersi in testa, gel)
- Lebron James schiaccia il pallone da pallacanestro (lebron, schiacciare, il pallone)
- John Lennon suona il pianoforte (John Lennon, suonare, pianoforte)
- Angelina Jolie si inietta nelle labbra il silicone (angelina, iniettarsi nelle labbra, silicone)
- I sette nani spicconano in miniera (nota questa immagine: è un buon esempio di come devi spingere al massimo la tua creatività. In questo caso ho assimilato i sette nani a degli attori, e ho messo come oggetto la miniera, che è più un complemento di luogo che un complemento oggetto. Ma non c’è problema, l’immagine per me è molto buona da ricordare, quindi ok)
E così via. Ti dico già che nel tempo cambierai qualcuna delle persone, delle immagini e delle azioni perché ti renderai conto che non ti soddisfano.
Memorizziamo il mazzo di carte
Ricapitoliamo:
- Ti sei fatto la tua sequenza di 18 loci. E te ne bastano così pochi proprio perché, per andare veloce, comprimerai le informazioni in maniera molto molto spinta.
- Hai associato, a ognuna delle 52 carte, l’immagine di una persona che fa una azione su un oggetto. E lo avrai fatto in maniera così solida da non dimenticare mai nessuno di questi tre elementi, che d’ora in poi saranno sempre associati a quella carta.
Adesso è arrivato il momento di ricordare il mazzo. Vediamo come.
Sei nel primo locus, mettiamo sia la porta di casa tua. Una dopo l’altra giri rapidamente 3 carte:
- 4 di picche (Lebron che schiaccia a canestro)
- Donna di quadri (Angelina Jolie che si inietta nelle labbra del silicone)
- Due di picche (Ronaldo si mette in testa del gel)
Mentre giri le tre carte costruisci una scenetta che prende la Persona dalla prima carta, l’Azione dalla seconda, l’Oggetto dalla terza.
Quindi, nel mio esempio:
Lebron si inietta nelle labbra del gel.
Questa scena assurda, che devi immaginare in maniera vivida, ti porta dunque l’informazione di ben 3 carte.
Con l’allenamento non è affatto impossibile costruire queste scenette, a tre carte alla volte, in 8 secondi circa. E poiché le scenette sono 18, se costruisci ciascuna in 8 secondi (e la associ al suo locus), memorizzerai il mazzo in 144 secondi. Poco più di due minuti!
Facciamo un altro esempio. Sei nel tuo secondo locus, e le successive tre carte che giri sono
- K di cuori
- 7 di quadri
- K di fiori
Se ricordi il PAO di ciascuna delle tre carte puoi ricostruire la scenetta corrispondente:
Mio papà (in questo caso, il tuo), spiccona un pianoforte!
Ricordiamo il mazzo
Memorizzare e ricordare sono due cose diverse:
- memorizzare è quando imprimi una memoria nella tua mente.
- ricordare, è quando richiami una memoria che avevi precedentemente impresso.
Dunque, proviamo adesso a ricordare le carte partendo dalle due scenette che hai memorizzato:
Vai al primo locus, e vedi in maniera vivida, reale (è indispensabile per stimolare la tua memoria visiva):
- Lebron james (il personaggio del quattro di picche)
- che si inietta nelle labbra (l’azione di Angelina Jolie, la donna di quadri)
- del gel (l’oggetto di Cristiano Ronaldo, il due di picche)
Poi vai al secondo locus, dove trovi:
- tuo papà (il K di cuori)
- che spiccona (l’azione dei 7 nani, cioè il 7 di quadri)
- un pianoforte (l’oggetto di John Lennon, il k di fiori).
Forte no?
Ultimi consigli per memorizzare 52 carte
Per poter memorizzare 52 carte in circa due minuti hai bisogno di lavorare molto sulle persone che scegli, le azioni che fanno, e gli oggetti su cui si fa l’azione.
E trovare roba che sia la più immediata e ricordabile possibile. Cioè, che sia meglio connessa nella tua memoria a lungo termine.
Come sempre, tutto vale, purché sia efficace. Per esempio:
- Per le carte 4 di picche 6 di picche ho utilizzato la forma che hanno.
- Per il 2 di picche ho utilizzato una opinione che ho io di Ronaldo
- Per John Lennon lui che suona il pianoforte, perché è l’immagine migliore e più scolpita che ho di lui.
- Per Angelina Jolie mi sono concentrato su un suo aspetto fisico eclatante, le labbra gonfie e rifatte.
- Per il 3 di picche ho usato i Fratelli Abbagnale e il loro timoniere proprio perché sono in 3, e gli ho fatto fare quello per cui li ricordo, remare, ma nel fiume che passa vicino a casa mia, il Po.
Certo, si costruiranno tante immagini e scenette assurde; ma non c’è problema, anzi. Il fatto che siano assurde ti aiuta a visualizzarle meglio.
Infatti, se tu vedessi veramente Cristiano Ronaldo remare in miniera, non lo dimenticheresti mai!
Così come non dimenticheresti le carte che corrispondono a questa scenetta: 2 di picche, 3 di picche, 7 di quadri.
E se vedessi i sette nani mettersi in testa un pallone da basket?
Sapresti che le carte sono 7 di quadri, 2 di picche e 4 di picche!
La capacità di vedere le scene in maniera vivida è quella che ti permette anche di resettare la memoria ogni volta, per non confonderti se memorizzi più di un mazzo alla volta, o mazzi diversi a distanza di tempo. (Anche se questo reset alcune volte non è proprio facilissimo da fare).
Conclusioni
Anche se sembra difficilissimo, memorizzare 52 carte da gioco è più facile che studiare per un esame! Si tratta infatti di due attività molto differenti:
Le carte sono informazioni belle impacchettate, comprensibilissime, sempre uguali, e di cui al massimo cambia l’ordine.
Quello che studi invece varia continuamente, devi capirlo, e nessuno ti dice cosa è importante e cosa non lo è.
In entrambi i casi comunque, a fare la differenza fra riuscire e non riuscire è l’avere o meno un buon metodo. Un saluto. Armando.
Giacomo dice
Ciao Armando è da una settimana che leggo questo blog e mi piace davvero molto. Avevo aperto all’inizio questa pagina per sapere come memorizzare un mazzo di carte e grazie a te dopo 5 giorni ci riesco in 15 minuti (lo so è tanto, ma non credevo di riuscirci). Vengo al dunque, ma è normale che applicando le tecniche di base per memorizzare un mazzo di carte, quindi con la conversione fonetica mi diventi molto difficile riuscire a ricordarlo. (L’ho usato per 2 ore r ho memorizzato solo 21 carte) Mentre usando il PAO (in una versione però senza azione quindi usando solo un soggetto per carta) vi abbia messo la prima volta “solo” 30 minuti.