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Come imparare a dire di NO (e perché diciamo sempre di Si)

Aggiornato il 15/02/2021 da Armando Elle Leave a Comment

imparare dire no

Imparare a dire di no può migliorare la nostra produttività, creare negli altri il giusto rispetto verso quello che facciamo, aumentare la nostra autostima, rendere più sane le nostre relazioni, liberare un sacco del nostro tempo e delle nostre energie.

Perché allora ci viene così difficile farlo?

Come mai, anche quando non vogliamo, ci ritroviamo a dire di si?

Ma soprattutto, come possiamo cambiare?

Prima di vedere, una dopo l’altra,  tutte queste cose, permettimi di raccontarti un piccolo aneddoto tratto da uno dei miei film preferiti….

Un caso davvero assurdo di incapacità a dire di no

Nel thriller psicologico “The girl with the dragon tattoo”, Mikael, il protagonista, a un certo punto sospetta che l’uomo con cui sta parlando sia il serial killer a cui sta dando la caccia da giorni.

Potrebbe andarsene via senza problemi ed avvertire la polizia, ma proprio un attimo prima che esca dalla villa, il presunto killer gli offre da bere.

Mikael rimane combattuto per alcuni secondi.

Infine, essendo incerto sulla sua recente scoperta e non volendo apparire maleducato (!), non riesce a dirgli di no e accetta l’invito, tornando sui suoi passi.

Naturalmente (spoiler) il whisky è drogato, e così si ritrova poco dopo legato in una stanza delle torture, con il killer che lo guarda beffardo e gli dice:

“The fear of offending is stronger than the fear of pain.” La paura di offendere è più forte della paura di soffrire.

dire di no

Per chi non lo conoscesse, ecco la locandina del film.

Ora, si potrebbe pensare che la scelta di Mikael sia stata davvero assurda e stupida. Da film, appunto.

E invece, quello che mi ha sempre colpito della scena, ed è questo il motivo per cui te la racconto, è proprio la sua verosimiglianza.

Il fatto è che, in parte per la forza delle convenzioni sociali e in parte per motivi psicologici intrinseci, dire di no è davvero difficile, anche quando la pancia e la testa ci dicono chiaramente che dovremmo farlo.

Ma in un mondo in cui siamo continuamente bombardati dalle richieste altrui – famiglia, partner, amici, clienti, colleghi, conoscenti – dire troppi sì può essere molto pericoloso.

Certo, non come nel film.

Però può senz’altro portarti a subire situazioni che non ti piacciono e ad essere spesso:

  • Sovraccarico di impegni che non sono tuoi
  • Incastrato in contesti che non desideri
  • In compagnia di gente che non ti interessa
  • Sminuito da persone, anche care, che non ti rispettano

Ora, non ti dirò se Mikael si salva o meno dal killer: dovrai vedere il film per scoprirlo.

Tu però puoi sicuramene farlo.

Se quindi sei fra quelle persone che, nonostante la testa e il cuore gli sussurrino “no”, spesso poi si ritrovano a dire di sì, è arrivato il momento di sviluppare un superpotere: quello di imparare a dire di no.

Cominciamo allora col vedere insieme quale potrebbe essere la radice del problema

Perché non sappiamo dire di no?

Voglio mettere subito una cosa in chiaro: anche io, da sempre, sono fra quelle persone che fanno fatica a dire di no agli altri.

Ognuna delle brutte cose che sto per dire è dunque rivolta, per prima cosa, a me stesso.

Vedi, ci sono diverse ragioni per le quali non riusciamo a dire di no. Ragioni che, in qualche maniera, tendiamo a considerare nobili e buone.

Per esempio:

  • Non vogliamo sembrare maleducati, menefreghisti, arroganti o egoisti.
  • O magari desideriamo essere d’aiuto e supporto, soprattutto verso persone a cui vogliamo bene.
  • O, anche, vogliamo creare un clima piacevole, evitare i conflitti, fare percepire agli altri che possono contare su di noi.

Dietro a questa bella apparenza però, ci sono spesso ragioni molto meno edificanti.

Per esempio, come nel caso del nostro Mikael, a volte siamo troppo legati alle convenzioni sociali.

Altre volte invece il problema è che abbiamo una bassa autostima, per cui mettiamo sempre le esigenze degli altri davanti alle nostre, come se queste ultime contassero poco.

Altre volte ancora, ci manca fiducia in noi stessi, e ci comportiamo inconsciamente come se l’opinione che gli altri hanno di noi non dipendesse da chi siamo, ma da che cosa facciamo per loro.

Ecco che, a vederla da questo punto di vista, non saper dire di no non è poi una gran bella cosa, non credi?

Perché non solo ci sovraccarichiamo di compiti e problemi che non sono i nostri …

Non solo accondiscendiamo a idee, situazioni, atteggiamenti che non condividiamo …

Ma lo facciamo non per generosità – come ci raccontiamo a volte per giustificarci – ma per codardia, quieto vivere e voglia di piacere agli altri.

Permettendo così a chi ci sta intorno di appropriarsi del nostro tempo, consumare le nostre energie, sminuire i nostri interessi.

Fino ad instaurare, qualche volta, un circolo vizioso che ci porta, oltre al danno, la beffa: gli altri cominciano a dare talmente per scontati i nostri “si” che non gli danno più neanche valore, e le loro aspettative e richieste si trasformano in pretese.

Ma la colpa mica è loro, è nostra, perché siamo noi a permetterglielo.

E quindi, per fortuna, siamo sempre noi che possiamo porre rimedio alla situazione.

Come imparare a dire di no

Una volta che hai la consapevolezza del problema e dei motivi che lo provocano, imparare a dire di no è relativamente facile.

Secondo la coach Chloe Brotheridge, che sull’argomento ha scritto anche un libro, la prima cosa da fare è arrabiarsi un po’ ripensando a tutte le volte che hai detto sí mentre avresti dovuto dire no.

Quanti pranzi e cene hai dovuto fare con persone che avevi poca voglia di vedere?

Quante ore hai passato in riunioni di lavoro perfettamente inutili?

Quanto tempo hai sprecato per interessi che non erano i tuoi?

Quante energie hai dedicato a fare cose che avrebbero dovuto fare altri?

Pensaci su, arrabbiati un po’, e vedrai che si accenderà subito una scintilla di motivazione a cambiare.

Fatto questo primo passo, per imparare a dire di no dovrai poi rivedere alcuni altri aspetti del tuo mindset.

Per prima cosa, considera la tua autostima.

Essa deve dipendere da chi sei, non da cosa fai per gli altri, e quindi dire qualche bel “NO” non farà che rafforzarla, perché ti aiuterà ad affermare a gran voce “QUESTO/A SONO IO”.

Certo, qualcuno potrebbe rimanere deluso …. ma proprio qua sta il punto: imparare a dire di no significa anche non agire più in funzione delle aspettative altrui.

Un ulteriore aspetto importante che dovrai poi considerare, è ciò a cui ti dedichi: le tue passioni, il tuo lavoro, i tuoi obiettivi.

Perché se le esigenze degli altri vengono sempre prima delle tue, il motivo può essere che tu per primo non consideri importante ciò che fai.

D’altro canto, è logico no?

Se stessi performando una operazione a cuore aperto, scrivendo un capolavoro, studiando per un esame per te fondamentale, o anche solo – più modestamente – sistemando casa perché credi che sia davvero importante farlo … ecco che non ti lasceresti distrarre da nessuno!

Quando invece non hai uno scopo chiaro e non senti di fare qualcosa di davvero significativo, ecco che diventa forte la tentazione di sentirsi importanti assecondando le esigenze altrui.

Devi quindi, in questo caso, essere onesto con te stesso:

  • O davvero non fai nulla che per te sia importante e significativo, e allora è il caso di trovare un tuo scopo e darti da fare.
  • O fai già qualcosa che ritieni davvero importante, e allora a maggior ragione impara immediatamente a dire di no a ciò che non lo è!

C’è infine un ultimo aspetto da considerare per imparare a dire di no.

Ma questo, essendo un po’ particolare, va trattato a parte.

Imparare a dire i no che aiutano a crescere

Imparare a dire di no a qualcuno a cui davvero vogliamo bene, per esempio nostro figlio, il nostro partner, una cara amica, è un po’ più difficile.

Per prima cosa, infatti, le motivazioni che abbiamo visto prima – voglia di piacere, di sentirsi utili, di non deludere o ferire – sono davvero forti.

Poi, ad esse si uniscono anche reali motivazioni altruistiche, proprio perché si tratta di persone che amiamo.

E, infine, li tutto si mescola in meccanismi psicologici e emotivi assai complicati, dati dalla frequentazione assidua e da un gioco di ruoli che si è stabilito nel corso di anni.

Ovvero, una cosa è dire alla coppia appena conosciuta in vacanza che non hai voglia di uscire con loro.

Altra cosa è dire al tuo migliore amico che, da quel giorno, improvvisamente non hai più tempo di stargli dietro in ogni stupidaggine, perché hai altro da fare.

O al tuo fidanzato che, da quel momento e per sempre, dovrà iniziare a sparecchiare la tavola e stirarsi i pantaloni da solo perché tu non hai più il tempo di farlo.

Dopo anni in cui i vostri reciproci ruoli si sono cristallizzati, per te sarà difficile imporre queste novità, e per loro sarà difficilissimo accettarle.

C’è un’unica strada in questo caso: capire e convincersi che è per il bene di tutti.

Tuo e loro.

Sentirsi dire di no li aiuterà infatti a maturare, a prendersi le loro responsabilità, a sviluppare il giusto rispetto verso te e gli altri.

Li farà crescere, insomma, e questo permetterà la creazione di una relazione sana fra di voi.

D’altro canto, chiunque ha un figlio lo sa: i no che uno gli dice sono persino più importanti dei sì!

La stessa cosa capita, credimi, con gli adulti.

Cosa dici quando dici no

Soprattutto nella cultura latina – gli anglosassoni infatti si fanno molti meno problemi – siamo convinti che il “no” ferisca, faccia arrabbiare, deluda.

Ma dire NO non solo è un nostro diritto che gli altri devono imparare a rispettare, è anche una strategia di vita intelligente.

Quando dici “no” infatti, lasci uno spazio libero per qualcosa d’altro: cose che ti interessano di più, occasioni che verranno, possibilità che neanche immagini.

Al contrario, quando dici di si a qualcosa, implicitamente dici di no a tutto il resto delle cose che avresti voluto o potuto fare al posto di quella.

E così ti ritrovi, magari:

  • A una cena con degli sconosciuti noiosi quando avresti potuto essere in montagna con i tuoi amici o a casa sotto il piumone a guardare un film.
  • A fare un aperitivo di fretta e preoccupata quando invece vorresti essere alla tua scrivania a studiare per l’esame.
  • A lavorare tutto il sabato mattina mentre potresti essere con i tuoi figli al mare.
  • A vivere una relazione insoddisfacente quando potresti andare in giro a cercare la persona della tua vita, o anche solo a divertirti.
  • Ad accettare per educazione un’altra fetta di torta, mentre pensi sconsolato che hai vanificato un’altra settimana di dieta

Dobbiamo quindi imparare a dire sempre di no?

Assolutamente …. No.

Semplicemente, i si devono essere pochi, convinti e ben ponderati.

Perché ogni “si” porta sempre con se – almeno temporaneamente – la rinuncia a qualcosa che avrebbe potuto essere e non sarà.

E se quella rinuncia coinvolge un pezzo dei tuoi interessi, delle tue convinzioni, dei tuoi obiettivi, la maggior parte delle volte un bel NO sarà la soluzione migliore per tutti.

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