
Per fare bene il proprio lavoro, per essere efficaci, tutti noi abbiamo bisogno di sviluppare una serie di competenze specifiche, che nel tempo diventano i ferri del nostro mestiere.
Ognuno, rispetto al proprio lavoro, normalmente sa bene quali esse siano: deve solo, cosa in realtà per nulla scontata, imparare a farle bene.
Oltre ad esse, però, ci sono anche delle competenze più generali, trasversali direi, che in molti sottovalutano o addirittura non considerano del tutto, ma che, a volte, sono persino più utili di quelle specifiche, perché influenzano positivamente ogni aspetto della tua vita.
E’ il caso delle 3 competenze di cui ti palerò in questo articolo, e che sono:
1 – IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA
2 – ACQUISIRE UN’EDUCAZIONE FINANZIARIA
3 – ACQUISIRE UN’ALFABETIZZAZIONE TECNOLOGICA
Credimi che, se dedicherai un po’ del tuo tempo a svilupparle, ne avrai un ritorno esagerato in termini di lucidità mentale, capacità di scegliere cosa è giusto per te, semplificazione e miglioramento della tua vita.
Vediamo perché, analizzandole una per una.
IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA
Non mi dilungherò sul fatto che imparare una lingua straniera sia una competenza pressoché essenziale per il tuo CV, e neanche su quanto è bello poter viaggiare parlando la lingua del luogo.
Questo sono cose che sappiamo già tutti.
Il motivo per il quale ti consiglio di imparare una lingua è un altro: si tratta di un vero toccasana per la tua intelligenza.
Molte ricerche hanno sottolineato come, attraverso la creazione delle nuove connessioni neuronali necessarie a interiorizzare nuovi vocaboli, nuove regole grammaticali, nuove strutture sintattiche, si abbia un potenziamento notevole dell’ippocampo e di almeno altre tre aree della corteccia cerebrale.
Ovviamente questi miglioramenti si ripercuotono su molti altri aspetti non strettamente legati allo studio della lingua: per esempio, il potenziamento della memoria e del problem solving.
Ma anche la tua intelligenza emotiva ne guadagna.
In particolare, maturi una maggiore apertura mentale, osservi le cose da più angolazioni, capisci quanto le differenze culturali e di vissuto individuale possano condizionare opinioni e scelte altrui.
Se poi sai già abbastanza bene una lingua straniera, potresti anche decidere – invece di iniziare a studiarne una ex novo – di perfezionarla, facendo davvero quel salto di qualità da “fluente” ad “eccellente” che quasi nessuno riesce a realizzare.
Anche in questo caso, hai moltissimo da imparare oltre alla lingua in sé.
Per percorrere, infatti, l’ultimo pezzettino – il più difficile – della curva di apprendimento, dovrai utilizzare al massimo le tue capacità strategiche e organizzative attraverso la “pratica deliberata”.
Si tratta di una forma di esercitarsi molto particolare, tipica dei grandi atleti e di chiunque eccelle in un determinato campo.
Perfezionare una lingua con questo metodo sarà quindi una palestra eccezionale, che ti aiuterà a capire come si fa ad eccellere anche in altre aree della tua vita.
ACQUISIRE UN’ EDUCAZIONE FINANZIARIA
Se lavori nel campo della finanza, salta pure al prossimo punto.
Ma se svolgi un lavoro che poco o nulla ha a che vedere con mercati, intermediari, investimenti, tassi ecc. ecc. ti consiglio vivamente di investire un po’ del tuo tempo nella crescita della tua educazione finanziaria.
Prima un avvertimento doveroso: non ti sto consigliando di investire in Crypto o altri strumenti esotici, stanne certo.
Anzi, ti consiglio vivamente di starne alla larga, a meno che tu non sia già di tuo uno dei sopra citati esperti in materia..
Voglio però riportarti una riflessione che ho trovato su un interessante blog finanziario, e che dice più o meno così: paragona quanto tempo le persone trascorrono a guardare serie TV su Netflix rispetto a quanto ne trascorrono a pianificare finanziariamente il loro futuro … ed ecco spiegato perché una percentuale consistente di persone – pur con un reddito discreto se non addirittura buono – vive a pochi stipendi dal disastro finanziario.
Vedi, nel mondo di oggi l’educazione finanziaria pare essere un tabù, come e più di quella sessuale!
Ovvero, nessuno, né a casa né a scuola, ti spiega nulla: si pretende e suppone che impari da solo quel che c’è da sapere.
Solo che la materia è assai più complicata e le potenziali conseguenze dell’ignoranza ugualmente disastrose: se infatti non sai maneggiare i tuoi soldi, tanti o pochi che siano. rischi di rimanere schiavo di essi.
L’educazione finanziaria, poi, è danneggiata da un secondo aspetto: la difficoltà a trovare informazioni imparziali, oggettive, di qualità.
Ricorda infatti che banche, consulenti, assicurazioni, blogger, non hanno necessariamente a cuore il tuo reale benessere finanziario, ma il loro!
E c’è poco da lamentarsi o da invocare la mancanza di principi etici et similia.
Loro fanno il loro lavoro, guadagnare, siamo noi che non facciamo il nostro, ovvero informarci adeguatamente per prendere delle scelte responsabili.
Ricorda quindi che, se sei impreparato, passerai la vita ad accettare passivamente proposte di investimento basate non sui tuoi bisogni, ma su quelli di chi te li propone.
Pertanto studia, informati, interessati alla questione.
Non devi per forza iscriverti ad un master: la rete, infatti, è piena di risorse gratuite o quasi, basta solo avere occhio attento e critico.
E, per favore, gira al largo da chi propone soluzioni (= soldi) facili in cambio di zero sforzo.
E’ al 100% pura e semplice fuffa, di cui purtroppo internet pullula.
ALFABETIZZAZIONE TECNOLOGICA
Posso comprendere lo sguardo perso nel vuoto di quando ho annunciato a mio padre che per cambiare residenza senza affrontare lunghe code all’anagrafe doveva dotarsi di identità digitale SPID.
Mio padre ha 75 anni, è normale che resista un po’ alla modernità (anche se, devo dire, ci sono alcuni suoi coetanei che hanno saputo abbracciarla con entusiasmo).
Ma ho visto 40enni andare in tilt perché gli veniva proposto un colloquio su piattaforma Teams, genitori andare in crisi di nervi scaricando Classroom ai tempi della Didattica a Distanza e ragazzini le cui conoscenze informatiche non vanno al di là di fare scroll sul telefono.
La scusa è sempre la stessa: “sono poco tecnologico/a”.
Che però, una volta tradotto, significa semplicemente: “sono pigro e non ho voglia di imparare cose nuove”.
In questa maniera, però, ti perdi un sacco di possibilità.
Perché la tecnologia può semplificarti enormemente la vita e non ha in sé nulla di malvagio – come pensano in molti – né di particolarmente complesso – come pensano ancora più persone.
E’ pieno di strumenti ed App che possono moltiplicare la tua produttività, la tua memoria, le tue abilità, la tua capacità di ottenere risultati in qualunque ambito.
Si tratta solo di fare un grande respiro, ripetersi “ce la posso fare” e darsi una cultura di base, partendo proprio da quei campi della tua vita che potrebbero essere migliorati dalla tecnologia.
Che poi, attenzione: diventare tecnologico non significa affatto alienarsi tutto il giorno davanti ad un monitor.
Sono io il primo, anzi, a consigliare una cura di minimalismo digitale, lasciando il telefono spento anche per lunghe ore della giornata.
Vuol dire invece, semplicemente, capire che cosa fa al caso tuo, essere curioso, avere voglia di cimentarti con ciò che non conosci.
Che poi, ormai lo avrai capito, è proprio l’atteggiamento che serve per poter acquisire non solo le tre competenze di cui ti ho parlato oggi, ma qualunque tipo di competenza.
Anche per questa settimana, è tutto. Un caro saluto. Armando.
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